DIABETE, PAPALEO (ALAD/FAND) SU CONVEGNO A SCANZANO
24.07.2017
ore 17:21
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AGR
Il presidente dell’Alad/Fand , Antonio Papaleo, rende noto che, secondo i dati forniti nei giorni scorsi dall'Istat, la Basilicata è fra le Regioni a maggior rischio di mortalità a causa del diabete. Il 22 luglio scorso – fa sapere Papaleo - nella Corte del Palazzo Baronale di Scanzano Jonico si è svolto un convegno organizzato dall'Avis, con la partecipazione dell'Alad/Fand Basilicata, che ha visto la partecipazioni di delegazioni di avisini provenienti da tutto il circondario, sul rema “ Diabete: viverci e conviverci”. “Una occasione – spiega Papaleo - utile anche per poter sottoporre i presenti alla misurazione glicemica, grazie alla disponibilità gratuita dei presidi forniti dall'azienda farmaceutica Roche Diagnostic.
Al convegno, condotto dal segretario della Sezione avisina di Scanzano, Silvio Cecere, hanno portato i saluti , oltre al sindaco della cittadina jonica Ripoli, che ha insistito sulla necessità di fare degli stili di vita una questione di carattere culturale, anche i tanti presidenti delle Avis comunali presenti.
Ha fatto seguito – continua Papaleo - il confronto fra i relatori e , nello specifico di Pierino Quinto, direttore generale ASM che, ringraziando l'azione insostituibile del volontariato, specie nel campo della Salute, ha insistito sull'importanza che andrebbe diversamente assegnata alla prevenzione, specie per quanto attiene le malattie croniche , quale il Diabete, sia per i danni che provoca alla Persona che ne viene colpita, ma anche per i costi diretti e indiretti che sottende; costi che se non impegnati nella cura potrebbero essere indirizzati alla Prevenzione”.
Papaleo evidenzia quanto l’associazione stia facendo sia per l'insistenza che pone nel richiedere uno screening generalizzato, finalizzato a conoscere la quantificazione del fenomeno, sia per rendere, alla persone insulino- dipendenti, la vita meno gravosa, oltre che – aggiunge Papaleo - per poter abbattere la stessa spesa sanitaria”.
Le conclusioni sono state del diabetologo Pasquale Belliti, Dirigente del Centro di Diabetologia dell'Ospedale Tinchi – Pisticci dell'ASM, che ha richiamato quanto in regione è stato fatto per poter avere i cosiddetti diabetici esperti, attraverso un Progetto mirato , tenutosi l'anno scorso , di concerto con l'alta Scuola di Pisa e con la collaborazione dell'Azienda Sanitaria di Bolzano. “Belliti – conclude Papaleo - ha proposto, inoltre, che per poter ottenere risultati di una qualche significatività in termine di corretti stili di vita, bisognerà insistere, tutti insieme, istituzioni sanitarie e scolastiche, associazioni di volontariato, società scientifiche per un impegno corale , a partire dalla scuola primaria, ben sapendo che già oggi il 40% dei ragazzi sono obesi o in sovrappeso e che tale condizione è, di fatto, l'anticamera del Diabete. Bisognerà tornare ad investire nella cultura dell'attività fisica e della corretta alimentazione, quale la dieta mediterranea”.
Bas 05
Al convegno, condotto dal segretario della Sezione avisina di Scanzano, Silvio Cecere, hanno portato i saluti , oltre al sindaco della cittadina jonica Ripoli, che ha insistito sulla necessità di fare degli stili di vita una questione di carattere culturale, anche i tanti presidenti delle Avis comunali presenti.
Ha fatto seguito – continua Papaleo - il confronto fra i relatori e , nello specifico di Pierino Quinto, direttore generale ASM che, ringraziando l'azione insostituibile del volontariato, specie nel campo della Salute, ha insistito sull'importanza che andrebbe diversamente assegnata alla prevenzione, specie per quanto attiene le malattie croniche , quale il Diabete, sia per i danni che provoca alla Persona che ne viene colpita, ma anche per i costi diretti e indiretti che sottende; costi che se non impegnati nella cura potrebbero essere indirizzati alla Prevenzione”.
Papaleo evidenzia quanto l’associazione stia facendo sia per l'insistenza che pone nel richiedere uno screening generalizzato, finalizzato a conoscere la quantificazione del fenomeno, sia per rendere, alla persone insulino- dipendenti, la vita meno gravosa, oltre che – aggiunge Papaleo - per poter abbattere la stessa spesa sanitaria”.
Le conclusioni sono state del diabetologo Pasquale Belliti, Dirigente del Centro di Diabetologia dell'Ospedale Tinchi – Pisticci dell'ASM, che ha richiamato quanto in regione è stato fatto per poter avere i cosiddetti diabetici esperti, attraverso un Progetto mirato , tenutosi l'anno scorso , di concerto con l'alta Scuola di Pisa e con la collaborazione dell'Azienda Sanitaria di Bolzano. “Belliti – conclude Papaleo - ha proposto, inoltre, che per poter ottenere risultati di una qualche significatività in termine di corretti stili di vita, bisognerà insistere, tutti insieme, istituzioni sanitarie e scolastiche, associazioni di volontariato, società scientifiche per un impegno corale , a partire dalla scuola primaria, ben sapendo che già oggi il 40% dei ragazzi sono obesi o in sovrappeso e che tale condizione è, di fatto, l'anticamera del Diabete. Bisognerà tornare ad investire nella cultura dell'attività fisica e della corretta alimentazione, quale la dieta mediterranea”.
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