EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, INTESA SUI FONDI

punti apici 14.09.2018 ore 13:18

Alla Basilicata sono stati attribuiti circa 10,5meuro che costituiscono un significativo apporto per far fronte alle esigenze di manutenzione accertato nel 2017

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AGR “Dopo una lunga e impegnativa attività di consultazione, svoltasi nelle sedi tecniche e politiche della Conferenza Regioni e Unificata, nella seduta di ieri è stata sancita l’intesa sullo schema del decreto con cui si ripartiscono 321 milioni di euro per rifinanziare il Programma di recupero sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica”.

Lo comunica l’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, Carmine Miranda Castelgrande.

“Come più volte richiesto dalla Regione Basilicata, la proposta delle Regioni, approvata in sede di Conferenza dei Presidenti, tiene conto – dichiara Castelgrande – di una forma di riparto che, nel solco dell’intesa raggiunta dai Presidenti lo scorso 26 luglio poi respinta dal Governo, riconosce al criterio del fabbisogno, accertato dalle Regioni con Decreto direttoriale di dicembre 2017, un peso prevalente, pari al 65 per cento, rispetto al criterio teorico pari al 35 per cento.

È stata inoltre licenziata dalla Conferenza Unificata – prosegue l’assessore regionale – la proposta di introdurre nel riparto una quota di solidarietà per la Regione Liguria, in ragione dell’evento di Genova, pari al 2 per cento del totale delle risorse disponibili, ripartite su tutte le altre Regioni in modo proporzionale.

Il risultato dell’intesa – conclude – comporta per la nostra Regione l’attribuzione di risorse pari a circa 10,5meuro che costituiscono un significativo apporto per far fronte alle esigenze di manutenzione accertato nel 2017, che sviluppa una stima pari a 18 milioni di euro”.

“Esprimiamo soddisfazione per le risorse destinate alla Basilicata – ha commentato a sua volta la vicepresidente della Regione, Flavia Franconi – e siamo certi che i nostri Comuni realizzeranno il ripristino degli alloggi rispettando i tempi fissati nell’intesa, avvio entro un anno dalla concessione del finanziamento e realizzazione entro due anni, al fine di evitare la sospensione e la revoca del contributo”.

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