FILCTEM CGIL POTENZA: IANNIELLI CONFERMATO SEGRETARIO
10.10.2018
ore 17:53
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AGR
Si è svolto questa mattina al Bouganville di Picerno (Potenza), alla presenza del segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, il congresso Filctem Cgil di Potenza, durante il quale è stato confermato segretario generale Francesco Iannielli. Lo fa sapere in una nota la Cgil regionale. Al centro del congresso del sindacato dei lavoratori dei settori chimico, tessile, energia e manifatture, la questione petrolio in Basilicata.
“Crediamo - ha detto Iannielli - sia davvero d’obbligo una seria riflessione sull’utilizzo di questa straordinaria ricchezza per un vero progetto di sviluppo del territorio. La Basilicata non può di certo permettersi di continuare ad utilizzare le royalties derivanti dal petrolio senza una finalizzazione produttiva complessiva ed armonica, cominciando a pensare ad alternativi sistemi di finanziamento della spesa. Sul tema delle estrazioni è inoltre facilmente innescabile il ragionamento sull’equilibrio precario tra il lavoro e il rispetto della salute e dell’ambiente. Crediamo che le due cose non siano in antitesi tra loro, al contrario sosteniamo si possa trovare il giusto equilibrio tra sviluppo del territorio e crescita dell’occupazione, tra superiore esigenza i tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente. In assenza di un preventivo momento di confronto con istituzioni e sindacato sull’avvio dell’attività dell’impianto Total - ha continuato - è necessario promuovere un tavolo permanente istituzionale di monitoraggio e un protocollo di sito sulla scia dell’esperienza già vissuta in Val D’Agri. Proponiamo infine l’istituzione un fondo per l’ambiente da alimentare dalle multinazionali del petrolio attraverso una nuova contrattazione, che possa servire alla bonifica in tempi celeri dei siti interessati ed evitare così che esaurita la risorsa restino solo macerie e veleni.Tra gli impegni che ci vedranno in prima linea a breve - ha aggiunto - i rinnovi contrattuali e le problematiche inerenti le aziende che gestiscono servizi a rete dei settori elettrico e gas-acqua, che scontano numerose difficoltà operative determinate dal quadro regolatorio complesso e in continua evoluzione”.
Petrolio, sviluppo e innovazione. Questi i temi affrontati dal segretario generale Angelo Summa che ha concluso: “Servono nel Mezzogiorno investimenti per infrastrutturali e per creare lavoro. Ciò che è successo alla Fca di Melfi è un esempio in tal senso. La cassa integrazione è una conseguenza dell’assenza di piano industriale e di modelli competitivi, per i quali serve innovazione, serve la mobilità a basso impatto ambientale. Ma per fare ciò è necessario che la politica investa per nuovo modello di sviluppo, capendo dove indirizzare le risorse pubbliche. E questo vale tanto più in una Basilicata che arranca, dove la crisi occupazionale ne fa ancora da padrona. Al centro degli interessi generali della politica, che ha perso la capacità di confrontarsi e ha smarrito ogni visione programmatica, il petrolio sia elemento di sviluppo. Con questo intendo non la scorciatoia delle royalties, ma tutto ciò che concerne sicurezza ambientale, affidabilità degli enti preposti al controllo in una condizione di terzietà e non di subordinazione. I sindaci della Val d’Agri non restino nella contrattazione sterile per la realizzazione di piazze e rotonde ma facciano una proposta politica di investimento sul territorio, che è quello che si propone di fare la Cgil. Si apra con Eni e Total un nuovo accordo affinché portino anche in Basilicata gli investimenti innovativi nella transizione energetica”.
“Crediamo - ha detto Iannielli - sia davvero d’obbligo una seria riflessione sull’utilizzo di questa straordinaria ricchezza per un vero progetto di sviluppo del territorio. La Basilicata non può di certo permettersi di continuare ad utilizzare le royalties derivanti dal petrolio senza una finalizzazione produttiva complessiva ed armonica, cominciando a pensare ad alternativi sistemi di finanziamento della spesa. Sul tema delle estrazioni è inoltre facilmente innescabile il ragionamento sull’equilibrio precario tra il lavoro e il rispetto della salute e dell’ambiente. Crediamo che le due cose non siano in antitesi tra loro, al contrario sosteniamo si possa trovare il giusto equilibrio tra sviluppo del territorio e crescita dell’occupazione, tra superiore esigenza i tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente. In assenza di un preventivo momento di confronto con istituzioni e sindacato sull’avvio dell’attività dell’impianto Total - ha continuato - è necessario promuovere un tavolo permanente istituzionale di monitoraggio e un protocollo di sito sulla scia dell’esperienza già vissuta in Val D’Agri. Proponiamo infine l’istituzione un fondo per l’ambiente da alimentare dalle multinazionali del petrolio attraverso una nuova contrattazione, che possa servire alla bonifica in tempi celeri dei siti interessati ed evitare così che esaurita la risorsa restino solo macerie e veleni.Tra gli impegni che ci vedranno in prima linea a breve - ha aggiunto - i rinnovi contrattuali e le problematiche inerenti le aziende che gestiscono servizi a rete dei settori elettrico e gas-acqua, che scontano numerose difficoltà operative determinate dal quadro regolatorio complesso e in continua evoluzione”.
Petrolio, sviluppo e innovazione. Questi i temi affrontati dal segretario generale Angelo Summa che ha concluso: “Servono nel Mezzogiorno investimenti per infrastrutturali e per creare lavoro. Ciò che è successo alla Fca di Melfi è un esempio in tal senso. La cassa integrazione è una conseguenza dell’assenza di piano industriale e di modelli competitivi, per i quali serve innovazione, serve la mobilità a basso impatto ambientale. Ma per fare ciò è necessario che la politica investa per nuovo modello di sviluppo, capendo dove indirizzare le risorse pubbliche. E questo vale tanto più in una Basilicata che arranca, dove la crisi occupazionale ne fa ancora da padrona. Al centro degli interessi generali della politica, che ha perso la capacità di confrontarsi e ha smarrito ogni visione programmatica, il petrolio sia elemento di sviluppo. Con questo intendo non la scorciatoia delle royalties, ma tutto ciò che concerne sicurezza ambientale, affidabilità degli enti preposti al controllo in una condizione di terzietà e non di subordinazione. I sindaci della Val d’Agri non restino nella contrattazione sterile per la realizzazione di piazze e rotonde ma facciano una proposta politica di investimento sul territorio, che è quello che si propone di fare la Cgil. Si apra con Eni e Total un nuovo accordo affinché portino anche in Basilicata gli investimenti innovativi nella transizione energetica”.
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