CIFARELLI AL XII CONGRESSO REGIONALE DELLA CGIL BASILICATA

punti apici 15.11.2018 ore 20:37
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L’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata Roberto Cifarelli è intervenuto al XII Congresso regionale della Cgil “la Basilicata delle Persone”. Dopo la relazione del Segretario Angelo Summa, l'esponente del governo lucano è entrato nel merito di alcune spinose questioni sollevate dal leader sindacale lucano, sul piano della dialettica politica.
“A distanza di un decennio dalla grande crisi, cominciata nel 2007 – ha detto Cifarelli - il governo regionale si è dovuto far carico di problemi incancreniti nel tempo.
Non è stato facile resistere alla grande crisi. Secondo i dati della Svimez, in Basilicata si è registrata negli ultimi 5 anni, una buona ripresa. Il Pil a inizio legislatura era a meno sei per cento, ef in questi anni vi é stato un buon recupeto, migliore rispetto alle altre regioni del Sud. Ed è un risultato il cui merito va ascritto alle politiche regionali messe in campo”.


L’assessore Cifarelli si è poi soffermato sui nodi causati dalla globalizzazione, ricordando che l'innovazione tecnologica, quella chiamata Industria 4.0, produrrà occupazione in futuro, ma nel medio periodo sta distruggendo posti di lavoro. A tal proposito, egli si è rifatto all'esempio di un imprenditore inglese che sulla Zes è interessato alla Val Basento per la produzione di robot per la raccolta di lamponi. E dove quindi le macchine sostituiranno gli uomini “Questo per dire - ha rimarcato Cifarelli - che gli schemi con i quali eravamo abituati a ragionare non sono più validi in tutti i settori, a partire da quelli tradizionali ad alta intensità di manodopera". Riprendendo alcuni passaggi della relazione del segretario Angelo Summa, l'esponente della Giunta regionale ha tenuto a ricordare le cose fatte insieme col sindacato. “Non solo il reddito minimo, che rivendichiamo nostro per intero, ancor prima del governo nazionale Renzi-Gentiloni, ma anche le altre misure di contrasto alla povertà, continuando a tenere in piedi tirocini di inclusione sociale, bando per over e under 35, politiche attive per il lavoro, politiche di sviluppo, voucher sull’innovazione. Si tratta di 200 milioni investiti negli ultimi 15 mesi” Dopo aver sottolineato cosa è stato fatto per combattere i populismi , l'assessore Cifarelli ha condiviso l’analisi di Summa sull’attuale governo che non guarda al Mezzogiorno, posto che al momento l'unica cosa prodotta riguarda la Zes avviata nella passata legislatura e sulla quale la Regione sta lavorando da tempo
"Certo - ha detto Cifarelli - quello che abbiamo fatto sicuramente non basta. Abbiamo il dovere di guardare al futuro pensando concretamente a ciò che i bambini di oggi faranno domani. Dobbiamo cominciare dalle scuole dell’Infanzia per incrementare l'offerta spesso carente. Dobbiamo migliorare le competenze digitali. L’ Università di Basilicata è il nostro tesoro. Sono contento che abbiamo utilizzato parte delle royalties per sostenerla. Sono d'accordo con il sindacato quando dice che il sud e le Regioni del Mezzogiorno devono pretendere investimenti in infrastrutture, ricerca e istruzione. E dobbiamo insieme elaborare un grande Piano per lo sviluppo e l'Occupazione. Lo strumento dello Zes è importante come quello della zona franca energetica. In conclusione l’assessore ha parlato di Matera 2019. “Non è occasione sprecata. Ci sono ritardi ma si può recuperare, ed è un esempio di buona politica per la regione. Accompagnare il cambiamento e lavorare per mantenere l'unità regionale: questa deve essere la stella polare del nostro impegno futuro. Sul tema dello spopolamento, Cifarelli è stato altrettanto esplicito, inquadrandolo nel più complessivo contesto occidentale. Anche la crescita per il nord di sole 300mila unità penalizza - ha spiegato - l'intero Paese. Solo se si investe al Sud potrà invertirsi la tendenza al calo demografico. Ecco perché è necessario far cambiare mentalità a questo governo, che nella propria finanziaria non ha pensato agli investimenti, quando invece è indispensabile una nuova fase per la Basilicata nel Mezzogiorno”. In chiusura Cifarelli ha posto l’accento sul nuovo confronto verso le principali criticità: sviluppo, tenuta servizi, risorse naturali. “Ci sono stati confronti costruttivi con i sindacati su tante vertenze e abbiamo avuto una grande capacità di ascolto. Dobbiamo lavorare insieme per una nuova edizione delle relazioni tra governo regionale e gli organismi rappresentativi del mondo del lavoro e delle imprese.Siamo tutti classi dirigente, ci apprestiamo a elezioni regionali, ma occorre ripristinare fiducia reciproca e un nuovo Patto".

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