FP CGIL: “NORMA CONTRARIA A DISPOSIZIONI SU ASSUNZIONI PUBBLICHE"
21.11.2018
ore 17:54
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AGR
“Si susseguono gli atti di accaparramento di fine legislatura, l’ultimo dei quali vede protagonista il Consiglio regionale con l’approvazione di emendamenti di dubbia legittimità nel ddl di variazione della legge di bilancio approvato sabato scorso. In particolare viene approvato un emendamento con il quale si prevede il passaggio diretto nei ruoli regionali del personale appartenente a enti pubblici economici o a società a totale partecipazione pubblica, in servizio da almeno cinque anni presso gli uffici della Regione Basilicata. Una norma con la quale si introduce surrettiziamente una ‘nuova modalità di ingresso’ nella pubblica amministrazione in dispregio delle disposizioni statali che disciplinano la materia. Il Consiglio regionale di Basilicata così operando ha, infatti, avocato a sè il potere legislativo su una materia che è sottratta alla sua competenza.”
E’ quanto si legge nella nota diffusa a firma della Segretaria generale Fp Cgil Potenza Giuliana Scarano e Rsu Fp Cgil Regione Basilicata Donato Abate, Tiziana Brienza, Michele Catalano, Giovanni Caggiano, Rocco D’Auria, Rossella Glisci evidenziando che “Dobbiamo forse ricordare al Consiglio regionale che la nostra Costituzione sancisce l'obbligo di accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni mediante concorso e che le modalità di reclutamento nel pubblico impiego sono dettate dal testo unico sul pubblico impiego e dal regolamento che ne disciplina le regole di accesso? Un principio, quello del pubblico concorso, strumentale al canone di efficienza dell’azione amministrativa e che, se disatteso, mortifica le aspettative dei tanti giovani del nostro territorio negando loro l’opportunità di accedere, attraverso selezioni trasparenti, alla pubblica amministrazione.
Come Fp Cgil Basilicata riteniamo che – prosegue la nota - l’urgenza sia quella di ridefinire un nuovo modello organizzativo dell’ente Regione per mettere a punto un piano di assunzioni, aprendo a una necessaria fase di ricambio generazionale e contestualmente garantendo la valorizzazione delle tante professionalità interne e il completamento dei processi di stabilizzazione avviati. Rilanciamo con forza la proposta, approvata nel documento congressuale della Cgil Basilicata, di bandire al più presto un concorso unico distinto per profili professionali e porre fine alle anomalie e i paradossi tutti lucani con i quali si gestisce l’ingresso negli enti regionali e locali.
La Fp Cgil Basilicata diffida il Consiglio regionale dal dare corso all’emendamento approvato che introduce una norma incostituzionale e che incide – conclude la nota - su una materia, quella dell’accesso al lavoro pubblico, sulla quale non ha alcuna competenza”.
E’ quanto si legge nella nota diffusa a firma della Segretaria generale Fp Cgil Potenza Giuliana Scarano e Rsu Fp Cgil Regione Basilicata Donato Abate, Tiziana Brienza, Michele Catalano, Giovanni Caggiano, Rocco D’Auria, Rossella Glisci evidenziando che “Dobbiamo forse ricordare al Consiglio regionale che la nostra Costituzione sancisce l'obbligo di accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni mediante concorso e che le modalità di reclutamento nel pubblico impiego sono dettate dal testo unico sul pubblico impiego e dal regolamento che ne disciplina le regole di accesso? Un principio, quello del pubblico concorso, strumentale al canone di efficienza dell’azione amministrativa e che, se disatteso, mortifica le aspettative dei tanti giovani del nostro territorio negando loro l’opportunità di accedere, attraverso selezioni trasparenti, alla pubblica amministrazione.
Come Fp Cgil Basilicata riteniamo che – prosegue la nota - l’urgenza sia quella di ridefinire un nuovo modello organizzativo dell’ente Regione per mettere a punto un piano di assunzioni, aprendo a una necessaria fase di ricambio generazionale e contestualmente garantendo la valorizzazione delle tante professionalità interne e il completamento dei processi di stabilizzazione avviati. Rilanciamo con forza la proposta, approvata nel documento congressuale della Cgil Basilicata, di bandire al più presto un concorso unico distinto per profili professionali e porre fine alle anomalie e i paradossi tutti lucani con i quali si gestisce l’ingresso negli enti regionali e locali.
La Fp Cgil Basilicata diffida il Consiglio regionale dal dare corso all’emendamento approvato che introduce una norma incostituzionale e che incide – conclude la nota - su una materia, quella dell’accesso al lavoro pubblico, sulla quale non ha alcuna competenza”.
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