Scuole ed Università

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Le riforme della scuola e dell’università prevedono una maggiore attenzione ai meccanismi già in atto nel mondo del lavoro da tempo. 
In tale prospettiva è necessario che l’istruzione e la formazione non siano più visti come un percorso a sé stante, ma costituiscano un sistema di educazione e di aggiornamento permanente nel corso della vita attiva di una persona, senza grossi stacchi tra un passaggio e l’altro.

Nel campo della scuola, è necessario scongiurare la dispersione, ancora troppo alta, perché potrebbe precludere ad una drammatica esclusione dal mercato del lavoro ed ad un'altrettanto drammatica emarginazione sociale. È necessario che anche i percorsi di apprendistato e di alternanza scuola-lavoro rientrino nel sistema della formazione, in modo da scongiurare la rapida obsolescenza delle varie competenze professionali.

Per quanto riguarda il mondo dell’università, occorre fronteggiare i fatto che nel nostro Paese trenta milioni di adulti hanno un livello di istruzione medio-alta, dal diploma alla laurea, di cui il 70% sono donne. Ebbene: queste persone spesso non trovano lavoro, contribuendo poco o nulla alla formazione del valore del capitale umano.
Occorre quindi, per esempio, incentivare alcuni studi universitari, nell’ambito delle materie scientifiche per preparare le nuove generazioni di universitari alla crescita attesa delle nuove professioni.

Insomma, o la scuola, l’università e il mondo del lavoro si comporteranno come degli staffettisti perfettamente coordinati tra di loro, oppure la velocità di crescita della nostra società rischierà di rallentare moltissimo.


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