MURANTE (SEL) SU ISTANZE DI RICERCA IDORCARBURI
02.03.2015
ore 13:21
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AGR
"Nel dover commentare quanto sta avvenendo in questi giorni in merito alle istanze di ricerca idrocarburi su Monte Li Foi, a San Fele e a Muro Lucano non possiamo non usare parole gravi nei confronti della Giunta Pittella, anche a causa del ruolo facile di Cassandra cui siamo, ahinoi, costretti a rivestire". Lo dichiara Maria Murante, coordinatrice regionale di Sel Basilicata.
"Nei giorni caldi della discussione sullo Sblocca Italia e sulla inaccettabile rinuncia, da parte del presidente Pittella, di ricorrere contro l'oramai tristemente famoso articolo 38, - prosegue - avevamo denunciato apertamente come in quella rinuncia vi fosse un preciso indirizzo da parte della Regione Basilicata, ossia quello della petrolizzazione del territorio lucano con relativa ipoteca sul suo futuro e quello delle sue comunità.
Oggi, a meno di un mese dello scadere del tempo entro cui lo Stato centrale avocherebbe a sè le decisioni da assumere, i nodi vengono al pettine, svelando la strategia pittelliana del nicchiare in attesa di svendere il territorio lucano alle multinazionali energetiche senza assumersene fino in fondo la responsabilità politica. Ma la furberia cui il nostro vorrebbe abituare quante e quanti in questi mesi si sono mobilitati contro le trivelle selvagge non funziona più, lasciando intravedere il re in tutta la sua nudità. E' in atto un processo di colonizzazione che non possiamo e non vogliamo permettere".
BAS 05
"Nei giorni caldi della discussione sullo Sblocca Italia e sulla inaccettabile rinuncia, da parte del presidente Pittella, di ricorrere contro l'oramai tristemente famoso articolo 38, - prosegue - avevamo denunciato apertamente come in quella rinuncia vi fosse un preciso indirizzo da parte della Regione Basilicata, ossia quello della petrolizzazione del territorio lucano con relativa ipoteca sul suo futuro e quello delle sue comunità.
Oggi, a meno di un mese dello scadere del tempo entro cui lo Stato centrale avocherebbe a sè le decisioni da assumere, i nodi vengono al pettine, svelando la strategia pittelliana del nicchiare in attesa di svendere il territorio lucano alle multinazionali energetiche senza assumersene fino in fondo la responsabilità politica. Ma la furberia cui il nostro vorrebbe abituare quante e quanti in questi mesi si sono mobilitati contro le trivelle selvagge non funziona più, lasciando intravedere il re in tutta la sua nudità. E' in atto un processo di colonizzazione che non possiamo e non vogliamo permettere".
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