JOBS ACT, INTERVIENE BAROZZINO (SINISTRA ITALIANA)
19.10.2016
ore 15:26
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AGR
"Sia chiaro: il Jobs Act di Renzi e dei suoi cortigiani è un abito sartoriale costruito su misura per i poteri forti amici del Presidente del Consiglio. Una montagna di soldi pubblici elargiti a questi signori senza ricevere in cambio nulla in termini di occupazione. In compenso, è stata fatta carta straccia della dignità dei lavoratori".
Lo ha detto il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di Sinistra Italiana in commissione lavoro, che ha aggiunto:
"Il governo Renzi ha legalizzato la schiavitù nel mondo del lavoro che le durissime lotte operai e studentesche del secolo scorso, con grossi sacrifici, avevano abolito. Del resto, quando si tolgono gli argini, così come è stato fatto con l'approvazione del Jobs Act e con l'eliminazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, permettendo ogni tipo di licenziamento, il demansionamento, la precarizzazione selvaggia del lavoro e tanto altro, ecco che, come per incanto, i datori di lavoro tornano ad essere 'i padroni' . E così ci si accorge che la frana diventa inarrestabile: aumentano i licenziamenti +28%, calano le assunzioni stabili, si fa per dire 'stabili', e cresce la disoccupazione a livelli esponenziali".
"In compenso con i voucher, che vengono calcolati come se fosse occupazione (d'altra parte basta lavorare un giorno per essere considerati 'occupati'), siamo arrivati a 96,6 milioni di buoni nei primi 8 mesi dell'anno. E siccome al peggio non c'è mai fine, all'obbrobrio dei voucher si aggiungono le retribuzioni sotto forma di buoni pasto. Per non parlare dei lavoratori Foodora, i bikers che consegnano i pasti a domicilio, che in questi giorni stanno protestando per la miseria con cui vengono retribuiti: 2,70 euro a consegna senza avere alcun diritto, con contratti al limite della legalità. Cosa scopriremo domani? Come dice un famoso comico se questa è l'innovazione e la produttività che vuole Renzi - ha concluso Barozzino - ci preme ricordargli che questa forma di produttività Abramo Lincoln l'aveva già abolita nella seconda metà del 1800".
Lo ha detto il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di Sinistra Italiana in commissione lavoro, che ha aggiunto:
"Il governo Renzi ha legalizzato la schiavitù nel mondo del lavoro che le durissime lotte operai e studentesche del secolo scorso, con grossi sacrifici, avevano abolito. Del resto, quando si tolgono gli argini, così come è stato fatto con l'approvazione del Jobs Act e con l'eliminazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, permettendo ogni tipo di licenziamento, il demansionamento, la precarizzazione selvaggia del lavoro e tanto altro, ecco che, come per incanto, i datori di lavoro tornano ad essere 'i padroni' . E così ci si accorge che la frana diventa inarrestabile: aumentano i licenziamenti +28%, calano le assunzioni stabili, si fa per dire 'stabili', e cresce la disoccupazione a livelli esponenziali".
"In compenso con i voucher, che vengono calcolati come se fosse occupazione (d'altra parte basta lavorare un giorno per essere considerati 'occupati'), siamo arrivati a 96,6 milioni di buoni nei primi 8 mesi dell'anno. E siccome al peggio non c'è mai fine, all'obbrobrio dei voucher si aggiungono le retribuzioni sotto forma di buoni pasto. Per non parlare dei lavoratori Foodora, i bikers che consegnano i pasti a domicilio, che in questi giorni stanno protestando per la miseria con cui vengono retribuiti: 2,70 euro a consegna senza avere alcun diritto, con contratti al limite della legalità. Cosa scopriremo domani? Come dice un famoso comico se questa è l'innovazione e la produttività che vuole Renzi - ha concluso Barozzino - ci preme ricordargli che questa forma di produttività Abramo Lincoln l'aveva già abolita nella seconda metà del 1800".
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