FONDAZIONE NITTI, RINNOVATO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

punti apici 21.10.2016 ore 12:01
AGR
AGR Si è svolta presso il Rettorato dell’Università della Basilicata la prima seduta del rinnovato Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Francesco Saverio Nitti”.

Confermato all’unanimità alla presidenza della Fondazione il prof. Stefano Rolando (espresso dalla Associazione Nitti di Melfi, insieme ad altri due consiglieri nelle persone dell'ing. Alfonso Ernesto Navazio e del prof. Mauro Tartaglia) e confermati nel consiglio i rappresentanti della stessa Unibas (la rettrice prof. Aurelia Sole che, sempre all’unanimità, è stata eletta vice-presidente), dei Comuni di Melfi (il sindaco Livio Valvano) e di Maratea (il sindaco Domenico Cipolla), il delegato della Provincia di Potenza (Antonio Di Sabato) e i tre nuovi consiglieri espressione del Consiglio regionale della Basilicata nelle persone della prof. Carmela Nolè , dell'avv. VIncenzo Laurita e dell'avv. Raffaele Urbino.

Si è in attesa delle designazioni dei rappresentanti dei Ministeri dell'Economia e dei Beni Culturali.

Il CdA, tra i primi provvedimenti, ha nominato (in parte su specifica designazione dei Soci) il Consiglio tecnico-scientifico che ha la responsabilità di validare i contenuti dei programmi, confermando presidente dell'organismo, il prof. Giuseppe Galasso (insigne storico dell’Università di Napoli) e nominando componenti i professori Luigi Mascilli Migliorini e Giovanni Vetritto (indicati da Associazione Nitti), Antonio Lerra e Severino Romano (Unibas) Piero Craveri e Marco Rossi Doria (scelti dal CdA), restando in attesa dei designati del Ministero dell'Economia e del Ministero dei Beni Culturali.

"Un clima sereno e costruttivo - ha dichiarato il presidente Stefano Rolando (che insegna all’Università Iulm di Milano e che, tra l’altro, in passato è stato direttore generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) - in cui prevale il servizio a una realtà territoriale che è in evidente trasformazione e crescita e che ha bisogno di leve qualificate legate alla sua storia e alla sua tradizione per raccontarsi al meglio in Italia e nel mondo. In particolare una convergenza di vedute con l'Università della Basilicata che ci aiuta a qualificare non una generica attività ma quella ingegneria culturale che rispetta le regole e la conoscenza delle procedure. E ancora un forte consiglio scientifico che ci rende responsabili di scelte libere e rigorose".

bas 02

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