ACCELERATORE LINEARE ALL'OSP. SAN CARLO, VIA LIBERA ALL'ACQUISTO
29.12.2016
ore 17:28
Si tratta di uno strumento di ultima generazione in grado di colpire anche le neoplasie più profonde, con il quale sarà possibile effettuare circa 20 trattamenti radioterapici al giorno
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AGR
Uno strumento di ultima generazione destinato prevalentemente alla terapia oncologica e con caratteristiche tali da colpire anche le neoplasie più profonde. La giunta regionale ha dato il via libera all’acquisto di un acceleratore lineare destinato all’ospedale San Carlo di Potenza. L’esecutivo, guidato dal presidente Pittella, nel prendere atto di una delibera adottata dal dirigente generale dell’azienda sanitaria ospedaliera, ha finanziato l’investimento per un costo complessivo di 2.231.868 mila euro.
L’acquisto di tale macchinario consentirà di effettuare circa 20 trattamenti radioterapici al giorno.
Con la dotazione dell’acceleratore lineare, collocato all’interno di un bunker nell’ospedale San Carlo, sarà attivato uno dei nodi della rete interaziendale di radioterapia oncologica. Nello schema organizzativo l’Ircss Crob di Rionero fungerà da hub regionale, mentre i siti di Potenza e Matera (per quest’ultimo è in procinto l’avvio delle procedure per l’attivazione), si connoteranno come centro remoto ‘spoke’.
L’obiettivo della rete è quella di erogare sul territorio prestazioni sanitarie di elevata qualità, al fine di garantire pari condizioni di trattamento a tutti i pazienti oncologici con protocolli omogenei e attrezzature di alto livello.
I destinatari delle cure potranno sottoporsi alla radioterapia nel centro più vicino, senza i disagi dovuti ai tempi di attesa aggravati anche dalla difficoltà nel raggiungere i luoghi di cura dal proprio domicilio.
bas 02
L’acquisto di tale macchinario consentirà di effettuare circa 20 trattamenti radioterapici al giorno.
Con la dotazione dell’acceleratore lineare, collocato all’interno di un bunker nell’ospedale San Carlo, sarà attivato uno dei nodi della rete interaziendale di radioterapia oncologica. Nello schema organizzativo l’Ircss Crob di Rionero fungerà da hub regionale, mentre i siti di Potenza e Matera (per quest’ultimo è in procinto l’avvio delle procedure per l’attivazione), si connoteranno come centro remoto ‘spoke’.
L’obiettivo della rete è quella di erogare sul territorio prestazioni sanitarie di elevata qualità, al fine di garantire pari condizioni di trattamento a tutti i pazienti oncologici con protocolli omogenei e attrezzature di alto livello.
I destinatari delle cure potranno sottoporsi alla radioterapia nel centro più vicino, senza i disagi dovuti ai tempi di attesa aggravati anche dalla difficoltà nel raggiungere i luoghi di cura dal proprio domicilio.
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