UIL SU DATI LAVORO IN BASILICATA

punti apici 24.02.2017 ore 11:47
AGR
AGR Il primo segnale che viene dall’impiego dei voucher in Basilicata a gennaio scorso è che siamo tornati quasi ai livelli del 2015 con 45.380 voucher complessivi a gennaio scorso rispetto ai 51.475 di gennaio 2016, quindi con un decremento dell’11,8%. A riferirlo è il segretario regionale della Uil di Basilicata Carmine Vaccaro commentando i dati diffusi dall’Inps e rielaborati dalla Uil lucana su scala regionale.

Il 2016 in Basilicata – aggiunge il segretario della Uil – si chiude con una diminuzione del complesso di assunzioni del 12% rispetto all’anno precedente, diminuzione più marcata per le assunzioni a tempo indeterminato che sfiora il 40%. Sono le assunzioni a termine insieme a quelle in apprendistato a crescere sia pure lievemente. In dettaglio: le assunzioni a tempo indeterminato sono state 11.809 contro le 19.554 del 2015; quelle a termine 35.670 contro le 34.984 del 2015; le assunzioni stagionali 3.455 contro le 4.110 del 2015; in apprendistato 1.361 contro le 776 del 2015. Sempre consistenti i numeri delle cessazioni: a tempo indeterminato 14.249, di rapporti a termine 31.962, di stagionali 3.454 e 647 apprendisti.

L’esonero contributivo ha contribuito al 32,7% di assunzioni con tale tipologia contrattuale, percentuale che sale al 37,5% se si considerano anche le trasformazioni dei contratti a tempo determinato. Conseguenza è una nuova ripresa del contratto a termine e del contratto di apprendistato, per effetto, appunto, della riduzione dell’esonero previsto in Legge di Stabilità 2016.

Ma emerge anche una questione ancor più delicata : alla riduzione delle ore autorizzate di cassa integrazione del 2016, fa da contraltare l’aumento dei licenziamenti che nelle aziende fino a 15 dipendenti aumentano del 2,1% ed in quelle oltre i 15 dipendenti del 5,8%. Per questa ultima dimensione aziendale, i licenziamenti disciplinari vedono un incremento del 30,7% e quelli per motivo oggettivo un aumento del 6,8%.

I tanti dati, sia in termini di politiche passive (ammortizzatori sociali e Naspi), politiche attive (incentivi all’occupazione) e monitoraggio dell’occupazione creata e dei licenziamenti – dice Vaccaro - dovrebbero indurre ad una riflessione d’insieme del nostro mercato del lavoro ancora fortemente debole ed in sofferenza. Comprendendo anche la necessità di rivedere in senso ragionevolmente restrittivo la disciplina dei voucher che nel primo mese di quest’anno che, al netto della tracciabilità introdotta, vedono comunque un aumento rispetto allo stesso mese del 2016 (+3,9%) quando questa novità non vi era. Anche nel 2016 – conclude il segretario Uil – si conferma la precarietà dei rapporti di lavoro.

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