USB SU SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLA SANITÀ

punti apici 23.02.2018 ore 17:35
AGR
AGR I lavoratori della Sanità sono ogni giorno in trincea per cercare di garantire ai cittadini il diritto alla Salute nonostante ormai i finanziamenti alla sanità siano ridotti all’osso. Anche per la Sanità il CCNL in discussione all’ARAN promette solo peggioramenti sia per quanto riguarda i diritti che le condizioni di lavoro che si traducono in un peggioramento dei servizi per i cittadini. A dichiararlo Tommaso Maiorino dell'Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego.

"I rinnovi contrattuali hanno rappresentato la scintilla che ha fatto scattare la rabbia dei lavoratori pubblici, costantemente sotto attacco normativo. Una vera provocazione - sottolinea Maiorino - alla quale USB non ha esitato a rispondere con lo sciopero di oggi, che va considerato una tappa di un più generale percorso di lotta che coinvolge tutto il pubblico impiego.

Nella giornata odierna, sulla scia delle manifestazioni di sciopero nazionale, in Basilicata all’ Ospedale San Carlo di Potenza c’è stata un elevata adesione allo sciopero degli infermieri del gruppo operatorio centrale garantendo solamente i servizi di urgenza/emergenza.

Gli infermieri in oggetto, rimasti in azienda per manifestare e spiegare le motivazioni della protesta anche attraverso la diffusione di un volantino, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con la Dirigenza Aziendale segnalando alla stessa le numerose problematiche presenti all’interno del Gruppo Operatorio Centrale e in Azienda : pessima organizzazione e gestione degli operatori sanitari fatta anche impropiamente da Dirigenti Medici e non dalle figure preposte” Caposala e P.O., atteggiamenti aggressivi da parte di qualche dirigente medico, approviggionamento di tutto il materiale sanitario necessario.

La Direzione Aziendale si è dimostrata favorevole e disponibile nell’affrontare con tempestività le suddette criticità; a supporto di questo - conclude Maiorino - ha proposto un incontro ogni 15/30 giorni, con la presenza anche di 2 infermieri, per verificare l’eventuale uso improprio delle sale operatorie e del personale".

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