COMUNE MT, IL SINDACO INCONTRA AMBASCIATORI DI ALGERIA E TURCHIA

punti apici 19.06.2018 ore 16:45
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AGR Il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri ha incontrato stamane in Comune, presenti anche gli assessori Paola D’Antonio e Mariangela Liantonio, S.E. Abdelhamid Senouci Bereksi Ambasciatore di Algeria in Italia e S.E. Murat Salim Esenli Ambasciatore della Turchia in Italia. Il motivo della loro presenza nella città dei Sassi è legato alla cerimonia di apertura della ventiseiesima edizione di “Minibasket in Piazza” alla quale partecipano due squadre algerine e una squadra turca.

Entrambi si sono detti entusiasti della spettacolarità e unicità di Matera. L’Ambasciatore turco, in particolare, ha trovato assonanze con cittadine della propria terra d’origine che si articolano intorno a una formazione rocciosa come Matera. Proprio questo passaggio ha permesso al Sindaco de Ruggieri di esprimere una proposta che ha trovato benevolo accoglimento nei due illustri ospiti e disponibilità assoluta. "Il mio progetto nel quale vi voglio coinvolgere – ha esordito il primo cittadino – è di arte scultorea contemporanea in grotta, in una grande mostra da realizzarsi qui a Matera per il 2019, ma con un messaggio ben specifico: riunire attraverso l’arte, Cristiani, Israeliti e Islamici. L’ambizione è quella di essere l’altra faccia di Assisi. Ad Assisi l’incontro spirituale. A Matera l’incontro culturale attraverso la scultura".

La proposta ha accolto la immediata disponibilità dei due ambasciatori che nei prossimi giorni verranno ricontattati sul progetto da una lettera ufficiale del sindaco di Matera. È altresì previsto un incontro a Roma per gettare le basi organizzative. L’Ambasciatore di Algeria si è mostrato visibilmente convinto dell’operazione, tanto da fornire il nome dell’artista suo conterraneo che vive in Italia e precisamente a Carrara, Smail Zizi, specializzato in sculture di marmo e di bronzo.

Vedendo l’entusiasmo degli illustri ospiti, il sindaco ha rimarcato la storicità e l’unicità di Matera che dovrà ospitare la mostra, ripercorrendo il progetto del grande Parco della Storia dell’Uomo e ricordando ai presenti quegli ottomila anni di storia ininterrotta che rendono universale il sito. Ha poi chiuso l’incontro, dopo lo scambio dei doni, con questa affermazione: "Questo è un progetto di ecumenismo attraverso l’arte, con noi tutti, figli di Abramo, che ci ritroveremo insieme a dialogare attraverso la creatività plastica del nostro tempo".

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