PO FESR, INFRASTRUTTURE RICERCA: GIUNTA APPROVA AVVISO DA 10 MLN
18.09.2018
ore 13:07
Cifarelli: “Stiamo rafforzando la capacità di offerta della ricerca regionale attraverso nuove infrastrutture strategiche per potenziare il networking con il sistema produttivo lucano”
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AGR
È stato approvato nell’ultima seduta di Giunta l’avviso pubblico per il sostegno ai progetti di rafforzamento e ampliamento delle infrastrutture di ricerca regionali, riconosciute come prioritarie nel programma nazionale (Pnir), da finanziare attraverso l’azione 1.A.1.5.1. dell’Asse I “Ricerca e Innovazione” del Po Fesr Basilicata 2014/2020. E nei prossimi giorni un altro bando regionale, finalizzato al potenziamento delle infrastrutture di ricerca, metterà a disposizione ulteriori 12 milioni di euro.
Lo fa sapere il Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata.
“Con questa delibera di giunta – afferma l’assessore regionale Roberto Cifarelli – mettiamo a disposizione delle infrastrutture di ricerca 10 milioni di euro. La Regione Basilicata, in linea con la roadmap dell’European strategy forum on research infrastructures e con il Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca, ha candidato tre infrastrutture nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La prima, Aerosols Clouds and Traces gases Research Infrastructure Network, gestita dal Cnr Imaa, è rientrata tra le 18 finanziabili dal Pon “Ricerca e Innovazione 2014-2020”, mentre le altre due, Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo”, gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana, e Piattaforma Integrata per la Bioenergia e la Chimica Verde, gestita dall’Enea, sono state incluse tra quelle finanziabili dal Programma operativo regionale e rientrano tra i beneficiari dell’avviso pubblico”.
La Regione Basilicata contribuirà alla realizzazione del progetto di investimento presentato da Enea e Agenzia Spaziale Italiana con un’intensità di aiuto pari al 50 per cento delle spese ammissibili e per un importo massimo di 5 milioni di euro. I beneficiari potranno candidare un solo progetto di investimento della durata massima di 48 mesi che dovrà coinvolgere un consistente gruppo di ricercatori nella attività di ricerca.
“Dobbiamo qualificare ulteriormente la nostra ricerca e rafforzare i processi di networking tra i presidi lucani dell’innovazione, in modo da collegare queste attività ad alta specializzazione con i fabbisogni del sistema produttivo locale, incentivando al contempo i giovani talenti a rimanere in Basilicata – aggiunge Cifarelli – per contribuire allo sviluppo del capitale intellettuale e imprenditoriale. Per realizzare nel medio e lungo periodo questi obiettivi, dobbiamo necessariamente migliorare le infrastrutture in cui operano i nostri ricercatori.
I Centri di ricerca, oggi più che mai, devono rappresentare ‘sistemi aperti’ capaci di favorire la nascita di spin off e di trasferire le innovazioni alle imprese, solo così la ricerca può diventare rivoluzionaria e porsi a servizio dell’economia reale”.
I progetti di investimento ammissibili a finanziamento potranno essere candidati esclusivamente tramite Pec, entro le ore 20.00 del 10 ottobre 2018, all’indirizzo ufficio.innovazione.tecnologica@cert.regione.basilicata.it.
Lo fa sapere il Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata.
“Con questa delibera di giunta – afferma l’assessore regionale Roberto Cifarelli – mettiamo a disposizione delle infrastrutture di ricerca 10 milioni di euro. La Regione Basilicata, in linea con la roadmap dell’European strategy forum on research infrastructures e con il Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca, ha candidato tre infrastrutture nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La prima, Aerosols Clouds and Traces gases Research Infrastructure Network, gestita dal Cnr Imaa, è rientrata tra le 18 finanziabili dal Pon “Ricerca e Innovazione 2014-2020”, mentre le altre due, Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo”, gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana, e Piattaforma Integrata per la Bioenergia e la Chimica Verde, gestita dall’Enea, sono state incluse tra quelle finanziabili dal Programma operativo regionale e rientrano tra i beneficiari dell’avviso pubblico”.
La Regione Basilicata contribuirà alla realizzazione del progetto di investimento presentato da Enea e Agenzia Spaziale Italiana con un’intensità di aiuto pari al 50 per cento delle spese ammissibili e per un importo massimo di 5 milioni di euro. I beneficiari potranno candidare un solo progetto di investimento della durata massima di 48 mesi che dovrà coinvolgere un consistente gruppo di ricercatori nella attività di ricerca.
“Dobbiamo qualificare ulteriormente la nostra ricerca e rafforzare i processi di networking tra i presidi lucani dell’innovazione, in modo da collegare queste attività ad alta specializzazione con i fabbisogni del sistema produttivo locale, incentivando al contempo i giovani talenti a rimanere in Basilicata – aggiunge Cifarelli – per contribuire allo sviluppo del capitale intellettuale e imprenditoriale. Per realizzare nel medio e lungo periodo questi obiettivi, dobbiamo necessariamente migliorare le infrastrutture in cui operano i nostri ricercatori.
I Centri di ricerca, oggi più che mai, devono rappresentare ‘sistemi aperti’ capaci di favorire la nascita di spin off e di trasferire le innovazioni alle imprese, solo così la ricerca può diventare rivoluzionaria e porsi a servizio dell’economia reale”.
I progetti di investimento ammissibili a finanziamento potranno essere candidati esclusivamente tramite Pec, entro le ore 20.00 del 10 ottobre 2018, all’indirizzo ufficio.innovazione.tecnologica@cert.regione.basilicata.it.
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