TITO, SINDACO: DAL 6 OTTOBRE LE DOMANDE PER I "BUONI LAVORO"

punti apici 01.10.2014 ore 12:39
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AGR Il Comune di Tito è il primo comune in Basilicata ad erogare i “buoni lavoro (voucher)” per lo svolgimento di prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, attingendo da una apposita graduatoria destinata esclusivamente a disoccupati e inoccupati che non percepiscono alcuna forma di sostegno al reddito. Nella seduta del 30 settembre scorso, infatti, il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità il relativo regolamento ed a partire dal 6 ottobre, dopo la pubblicazione dell'avviso pubblico, sarà già possibile presentare le domande (l'avviso e il modello di domanda sarà scaricabile dal sito del Comune all'indirizzo www.comune.tito.pz.it e ritirabile presso gli uffici comunali).

“Abbiamo realizzato un punto importante del nostro programma elettorale, – dichiara con soddisfazione il sindaco di Tito, Graziano Scavone – ci abbiamo creduto anche quando altri sostenevano che non fosse tecnicamente possibile. Attraverso percorsi di inclusione lavorativa e sociale – continua Scavone – le istituzioni vogliono far sentire la propria concreta vicinanza ai cittadini più in difficoltà in questo periodo”.

Le prestazioni lavorative riguarderanno lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione, supporto allo svolgimento di manifestazioni sportive e culturali, interventi di emergenza o di solidarietà, supporto a servizi comunali. Per questo primo anno, il bando avrà a disposizione un fondo di 800 ore lavorative. “I vincoli del Patto di stabilità non ci consentono di appostare maggiori risorse finanziarie – conclude il sindaco Scavone – e per questo rivolgiamo un appello affinché il Governo regionale assuma un'iniziativa a livello centrale per allentarne i lacci, consentendo ai comuni virtuosi di innalzare le somme da mettere a disposizione per attività di pubblica utilità, anche nell'ottica di recuperare le tante maestranze e professionalità locali”.

Le politiche di welfare del Comune di Tito continuano, in questa fase, con l'approvazione del regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi e sussidi finanziari per la dignità delle persone, prevedendo una modalità di contribuzione sia continuativa che una tantum per richieste presentate a sportello da soggetti in grave difficoltà economica, poi valutate da un'apposita commissione tecnica, a fronte di una contro-prestazione volontaria da parte dei beneficiari.



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