Acqua bene comune, Singetta presenta proposta di legge

Domani il capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale illustrerà ai giornalisti la pdl sulla “Gestione del servizio idrico integrato – costituzione dell’azienda pubblica regionale ‘Acquedotto Lucano (AL)’”

“I risultati del referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno hanno ampiamente dimostrato che la volontà dei cittadini è quella di impedire la privatizzazione dell’acqua. Sembra evidente che il timore collettivo fosse quello di perdere la garanzia di poter usufruire di un bene necessario all’esistenza di ogni individuo. Il rischio della privatizzazione infatti, è sempre quello che a pagarne le conseguenze siano le fasce più deboli della società e le comunità più piccole, per le quali la qualità del servizio rischia di essere subordinato ad interessi meramente economici”. È quanto afferma il capogruppo dell’Api in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, consigliere regionale di Alleanza per l’Italia, che domani 8 luglio alle ore 10,30, presso la Sala 3 del Consiglio regionale, presenterà ai giornalisti una proposta di legge sulla “Gestione del servizio idrico integrato – costituzione dell’azienda pubblica regionale ‘Acquedotto Lucano (AL)’”.

A parere di Singetta “il dovere del legislatore è quello di adeguare la gestione del servizio idrico alla volontà espressa dai cittadini. Per questo motivo ho presentato una proposta di legge per l’istituzione dell’azienda pubblica regionale Acquedotto Lucano, che si occuperà della gestione del servizio idrico integrato, sostituendosi alla Società per Azioni Acquedotto Lucano in tutte le sue funzioni”.

“La proposta di legge – spiega Singetta – regola la costituzione e la gestione dell’azienda pubblica regionale AL, ne definisce i principi di trasparenza e partecipazione, istituisce un fondo per il diritto all’acqua, per garantire a tutti i cittadini residenti nella Regione la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile in quanto diritti inviolabili e inalienabili della persona umana. Per quanto riguarda il personale in servizio presso l’Acquedotto lucano s.p.a – aggiunge Singetta – se ne prevede il transito nell’organico dell’AL e la conservazione di tutti i diritti giuridici ed economici acquisiti.”

“La necessità di creare un sistema virtuoso di gestione della risorsa idrica si avverte da lungo tempo – conclude Singetta – e i cittadini hanno espresso la propria volontà sovrana. La proposta di legge vuole regolamentare tale volontà ed è volta a tutelare la risorsa idrica e la sua qualità, a sostenere una gestione partecipativa del bene comune e a garantire a tutti l’accesso al servizio idrico integrato, in maniera gratuita per gli indigenti”.

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