“La Regione Basilicata ed i suoi carrozzoni ormai sono arcinoti a Bruxelles. Dopo la condanna emessa dalla Corte europea nei confronti di Sviluppo Basilicata spa alla restituzione di 3 milioni di euro si aggiungerà con molta probabilità la revoca da parte della Commissione europea del riconoscimento all’Arbea di ‘Organismo Pagatore’ a causa della mancata certificazione dei conti per più anni”. A sostenerlo è il consigliere del Pdl, Gianni Rosa.
“Ossia la Commissione europea – aggiunge Rosa – si rifiuta di riconoscere e, pertanto, rimborsare i 300 milioni di euro circa erogati da Arbea dal 2006 ad oggi. Spese ‘illegittime e non liquidabili’, conti tutto fuorché ‘completi, esatti e veritieri’ le cui spese saranno pagate, al solito, dai cittadini lucani, mentre l'Unione europea rifiuta, comprensibilmente, ogni ulteriore rapporto con un ente che è stato gestito in maniera dissennata e clientelare. Anche se in piena campagna elettorale, mentre l’attenzione dei cittadini e media era rivolta alle competizioni democratiche, la Giunta De Filippo con il commissario ha cercato di salvare capre e cavoli, sostituendo Gabriele Di Mauro con il commissario straordinario Ermanno Pennacchio, atto certamente tardivo e non risolutivo delle tante questioni aperte”.
“Sicuramente sarà inutile – conclude Gianni Rosa – anche la delibera di Giunta del 14 Aprile con la quale si rinnovano alla commissariata Arbea le competenze per le istruttorie e liquidazioni in regime di aiuti per il ‘ritiro seminativi’ stabilite dal Reg. (CEE) 1272/88, che potrebbe persino essere vanificata dall’incidente di percorso con la Commissione europea”.