(AGR) AL; DE FILIPPO: MODELLO ESEMPLARE, ORA AGGIORNARE SISTEMA

“Il gruppo di lavoro per aggiornare i modelli di gestione del servizio idrico annunciato alla scorsa assemblea di Al è ora diventato realtà”. E’ l’annuncio dato dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo all’assemblea degli azionisti Al di questa mattina. Il presidente ha fatto riferimento al varo, da parte della Giunta, del gruppo di lavoro composto da esponenti della Regione, Aato, Al, Acqua Spa,. Consorzi di Bonifica ed Enti Irrigazione per disegnare un nuovo modello di governance dell’acqua lucana, un bene sulla cui natura pubblica siamo fermamente convinti. La delibera è stata varata dall’esecutivo lucano e porterà presto intorno al tavolo della discussione tutte le realtà che si occupano di risorse idriche in Basilicata. “Dobbiamo decidere insieme – ha spiegato il presidente De Filippo – come far evolvere un sistema che fino ha oggi ha funzionato ma che, aumentando l’unitarietà della visione, non può che portare ulteriori benefici alla comunità lucana. Acquedotto Lucano, e il suo rapporto di servizio con l’Aato, sono stati sicuramente una scommessa vinta e le parole di plauso che il commissario europeo allo sviluppo regionale Hahn ha riservato alla Basilicata e alla sua capacità di investire risorse per lo sviluppo riguardano anche Al la cui progettualità ha consentito di ottenere fondi aggiuntivi per oltre 20 milioni sul Por 2000/2006, quasi 32 milioni extra con l’accordo di Programma Governo-Regioni sull’acqua, e altri 37 milioni di euro come premialità del Cipe per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle perdite idriche e aumento di acque depurate. Somme a cui vanno aggiunti anche ulteriori 500mila euro l’anno che Al è riuscita a strapare dalla Puglia per l’utilizzazione del potabilizzatore del Pertusillo, mentre altri due, quello del Camastra e quello di Montalbano Ionico, sono tornati a una gestione lucana. In questi anni – ha aggiunto De Filippo – siamo riusciti a fare una rivoluzione copernicana: prima pagavamo ad Acquedotto Pugliese la depurazione di quell’acqua che prelevava a costo zero dalla Basilicata per distribuire prevalentemente in Puglia, oggi, invece, otteniamo dalla vicina regione il riconoscimento del costo idrico e siamo in grado di gestire tutti i processi che riguardano la Basilicata in piena autonomia. Ma è il momento di avviare una riflessione sul se e sul come poter aggiornare questo modello allargando l’approfondimento anche al sistema di accumulo e a quello di irrigazione”.
Un plauso, infine, è venuto dal presidente De Filippo all’intesa tra Acquedotto Lucano e Sel per la produzione di energia da fonti rinnovabili per alimentare gli impianti di sollevamento idrici, abbattendo uno dei principali fattori di costo (circa 13 milioni di euro l’anno) della distribuzione di acqua potabile. “Acquedotto Lucano e Società Energetica Lucana – ha commentato il presidente De Filippo – hanno saputo cogliere l’indirizzo venuto dalla politica regionale riuscendo a far sistema per valorizzare le risorse del territorio”.

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