“La Legge di stabilità 2016 del Governo prevede attualmente (con l’approvazione dell’emendamento in commissione Bilancio del Senato) un taglio ai finanziamenti dei compensi ministeriali ai Caf di 40 milioni nel 2016, 70 per il 2017 e 2018 e 100 dal 2019. Questi tagli rappresentano un vero e proprio attacco all’attività di tutela sociale svolta dai Caf nei confronti dei cittadini, un attacco al servizio di assistenza fiscale a favore delle persone, per adempiere ai loro doveri e ottenere le relative agevolazioni (rimborsi fiscali)” è quanto fa sapere Angelo Summa, Segretario Generale CGIL Basilicata, in una nota stampa.
“Come per i tagli al fondo patronati, la conseguenza sarà di mettere seriamente a rischio l’attività dei Caf e il loro equilibrio economico-finanziario. Allo stesso tempo si scaricheranno sui cittadini le conseguenze di queste scelte, con il risultato di avere meno servizi e tutele fiscali, o, in alternativa, uno spropositato aumento delle tariffe per ottenere l’assistenza fiscale. Ma la cosa più grave”, ha continuato Summa, “è che questa politica dei tagli metterà a rischio in primis le prestazioni gratuite per lavoratori, giovani, pensionati, famiglie, come la compilazione della dichiarazione Isee per l’accesso a tariffe agevolate/esenzione ai servizi sociali/iscrizione università/bandi affitto, oppure la compilazione dei modelli Red per i pensionati”.
“Proprio per protestare contro questa decisione inaccettabile e contrastare i tagli contenuti nella Legge di stabilità” ha chiuso Summa, “la consulta nazionale dei caf ha lanciato una campagna di sensibilizzazione dei propri iscritti e dei cittadini, invitandoli a firmare la petizione su change.org https://www.change.org/p/non-restiamo-senza-assistenza-fiscale-non-restiamo
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