Cgil,Cisl,Uil Mt su riordino Rete Ospedaliera

“In questi giorni stiamo assistendo a prese di posizioni di Consigli comunali e proteste da parte di sedicenti comitati civici sul Piano di riordino della Rete Ospedaliera che prevede la parziale chiusura o la riconversione di alcuni ospedali sia sul territorio provinciale che su quello regionale. Avvertiamo che il livello di informazione sul Piano di riordino è scarsissimo non solo tra i cittadini ma anche tra gli stessi operatori sanitari”. Lo dichiarano i segretari Generali di Cgil Cisl Uil di Matera, Manuela TARATUFOLO, Franco COPPOLA e Giuseppe AMATULLI.
“I cittadini e i lavoratori – si legge ancora nella nota – hanno compreso, già prima della manovra finanziaria del governo Berlusconi, che la situazione sul Piano di riordino non era chiara (per i tagli già avvenuti), ma che, adesso, la situazione si è ulteriormente complicata alla luce dei tagli previsti dalla manovra che incidono pesantemente sul servizio sanitario regionale e provinciale. Tutto ciò, ovviamente, crea incertezza perché i cittadini non hanno contezza di quello che realmente accadrà sul loro territorio. Siamo tutti d’accordo che vi sono strutture ospedaliere vecchie e inefficienti o di scarsa utilità per la collettività, a breve distanza le une dalle altre, che dovranno essere ridisegnate, senza però riprodurre “doppioni”. Ma non si può decidere di chiudere un ospedale, una struttura, e solo successivamente comunicarlo: la gente ovviamente si chiede a cosa dovrà rinunciare e per quale motivo. Per questo – aggiungono i segretari – è arrivato il momento di entrare nel merito e fornire informazioni chiare e comprensibili sia ai cittadini che ai lavoratori interessati. Per questo CGIL, CISL e UIL della provincia di Matera proporranno, in questi giorni, al Direttore generale dell’ASM un protocollo di intesa (visto che ad oggi, in effetti, non esiste sul Piano Regionale Sanitario alcun protocollo concertativo con le OO.SS.) affinché ci sia una programmazione concertata e attenta al territorio e ai bisogni di tutta la collettività: l’obiettivo è che si lavori per creare quelle sinergie necessarie fra servizi territoriali, medici di base, servizi sociali comunali, distretti sanitari. Il virtuosismo della sanità – conclude la nota – si realizza proprio quando la qualità del servizio e la qualità del lavoro viaggiano sullo stesso binario avendo come obiettivo esclusivo tutta la collettività”.

Bas 03

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