La Lista Stella per Matera ed Adduce – si legge in un comunicato – ha condotto la campagna elettorale sostenendo il centro-sinistra ed il sindaco Adduce, al fine di contribuire ad affrontare e risolvere i gravi problemi di questa città e proponendo un nuovo modo di fare politica, finalizzando il proprio impegno su atti concreti e responsabili per la “rinascita” civile prima che economica di Matera.
“Abbiamo proposto la “politica del fare” – spiegano i rappresentanti della Lista – per dare nuova fiducia ai materani, e su queste basi abbiamo costruito il nostro importante successo elettorale, determinante per l’affermazione del sindaco Adduce e della coalizione di centro-sinistra.
Dopo il successo elettorale la Lista Stella, con senso di responsabilità e lealtà verso il Sindaco ed i partiti della coalizione, ha rispettato gli accordi politici sottoscritti, accordi che tenevano conto delle differenti sensibilità risultanti dalla competizione elettorale superando, al contempo, personalismi e logiche meramente spartitorie.
Tuttavia, nonostante questo, dopo tre mesi dall’insediamento del Consiglio Comunale, prendiamo atto che, per l’ennesima volta, una parte di questa maggioranza, individuata in alcuni “pezzi” del Pd materano, non ha consentito l’ elezione del Presidente dell’Assemblea cittadina paralizzandone di fatto il funzionamento.
Tanto nonostante l’ accordo sottoscritto da 17 consiglieri comunali, espressione di tutti i partiti di maggioranza compreso il Pd, che hanno proposto, come propria candidata, la consigliera Brunella Massenzio, dell’Idv, a tale carica istituzionale.
Pertanto i consiglieri della lista Stella per Matera ed Adduce stigmatizzano l’ irresponsabile l’atteggiamento del Pd materano che di fatto detiene in “ostaggio” il Sindaco Adduce e l’intera maggioranza di centro sinistra bloccando la realizzazione del programma politico presentato dal Sindaco in Consiglio e condiviso all’unanimità dall’intera coalizione.
Riteniamo tale situazione non più procrastinabile ed invitiamo il Sindaco Adduce a prendere atto dell’empasse in cui si trova e dalla quale, riteniamo, potrà uscire solo con fermezza e determinazione e, se necessario, anche attraverso le conseguenti dimissioni”.
BAS 05