E’ lucana la “Bruna dell’anno”. Il premio della 42^ Mostra nazionale del Libro genealogico razza Bruna è stato vinto infatti dalla vacca da latte “Lufer Gordon Beby” dell’azienda Palmino Ferramosca di Tramutola in provincia di Potenza. Ad essa è andato il miglior punteggio globale per produzione latte, efficienza riproduttiva, valore genetico e morfologia. Un importante riconoscimento ottenuto dalla zootecnia lucana alla mostra di settore “Bruna 2010”, conclusasi il 7 febbraio scorso, a Verona nell’ambito della “Fiera dell’Agricoltura”. Le Associazioni Allevatori di Potenza e di Matera esprimono grande soddisfazione per questo che è una autorevole certificazione all’impegno quotidiano profuso dalla sua struttura al servizio dell’intero Sistema Allevatori (APA) della nostra regione. Tra i servizi già erogati (che da luglio 2005 sono attestati dal Sistema della Gestione per la Qualità Totale certificata dall’istituto Quasar con riferimento alla norma UNI EN ISO 9001/2000) ricordiamo: la tenuta dei Libri Genealogici ed esecuzione dei Controlli Funzionali, le attività tecniche complementari alla Selezione e Miglioramento genetico, il Servizio di Assistenza Tecnica Veterinaria, il Servizio di Assistenza Tecnica Agronomica e Zootecnica, il Centro Informatico (C.E.D. e S.I.T.). Servizi supportati da strutture qualificate quali: il Laboratorio chimico per alimenti e produzioni zootecniche e microbiologico, il Centro di selezione multispecie di Laurenzana (torelli, ovi-caprino, conigli) e il Centro Cavalli di Piano del Conte Avigliano. Riconoscimento significativo, quindi, questo di Verona perché ottenuto nella cornice di quella che, per il suo altissimo livello, è stata considerata la miglior mostra in Europa nella storia di questa specifica razza bovina. Infatti, con la terza edizione dell’European Brown Swiss Championschip, la 42 Mostra nazionale del Libro genealogico, la 5^ mostra targata Bruna junior club e la 14^ Rassegna della genetica nazionale, la galassia “Bruna 2010” ha toccato numeri da record. In un’area espositiva di oltre 7.000 mq, la maggior parte dell’intero padiglione Zoosystem di Veronafiere, a “Bruna 2010” hanno partecipato cinque paesi esteri (Slovenia, Austria, Germania, Francia e Svizzera), ventiquattro province italiane, 125 allevatori e 220 soggetti. A Verona, si sono visti sfilare animali frutto di una selezione molto avanzata. Per la prima volta, la manifestazione è stata giudicata da esperti del “gruppo europeo”, nato da alcuni anni ed armonizzato nelle condotte e nei giudizi da un paziente lavoro condotto sin qui dall’ANARB (Associazione nazionale allevatori razza bruna italiana). Come prima ricordato, il premio “Bruna dell’anno” è un riconoscimento che viene assegnato alla bovina che nell’anno ha ottenuto il miglior punteggio globale per produzione di latte, efficienza riproduttiva, valore genetico e morfologia. In pratica una Star del suo genere. Ovviamente, grande è la soddisfazione dell’allevatore Palmino Ferramosca (attuale presidente dell’APA di Potenza) per aver visto riconosciuto ad un così alto livello il proprio lavoro. Emblematici la carezza ed il “grazie” sussurrato alla sua “Lufer Goldon Beby”, al momento della premiazione, segno di una simbiosi tra uomo e animale tipica del mondo allevatoriale che va oltre la mera attività economica che ne sta alla base. E’ da sottolineare il patrocinio della Regione Basilicata alla partecipazione delle APA lucane alla Fiera di Verona e il costante impegno e sostegno profusi dal Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana a sostegno di questo importante settore economico regionale.