PSR BASILICATA: ESITO DELLE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE MISURA 16
23.12.2016
ore 10:05
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AGR
Sono 76 i progetti presentati nell’ambito degli avvisi esplorativi sulla innovazione con un coinvolgimento di oltre 88 partner e una richiesta di risorse di circa 54 milioni di euro.
Per quel che riguarda l’avviso esplorativo per le filiere sono stati presentati 49 documenti di analisi con un coinvolgimento di 1440 partner e una richiesta di circa 350 milioni di euro.
Sono solo alcuni dei numeri emersi nell’ambito dell’incontro “Cooperazione, innovazione e ricerca in Basilicata: dagli avvisi esplorativi ai bandi pubblici” organizzato dall’Autorità di gestione del Psr 2014 2020 e finalizzato a presentare gli esiti delle manifestazioni di interesse pervenute sugli avvisi esplorativi delle sottomisure 16.0 “Valorizzazione delle filiere agroalimentari”, 16.1 “Costituzione e gestione dei Gruppi Operativi” e 16.2 “Realizzazione di progetti pilota e progetti di sviluppo prodotti, pratiche, processi, metodi e tecnologie“, e a confrontarsi sulle opportunità offerte dalle misure del PSR Basilicata 2014-2020 e sui prossimi bandi dedicati alla cooperazione e all’innovazione di imminente pubblicazione.
In mattinata, Maria Assunta d’Oronzio, Politiche Bioeconomia del Crea, ha illustrato gli esiti dell’avviso esplorativo per la innovazione. In particolare, sono stati presentati 31 progetti sul canale della innovazione con un investimento previsto di circa 13 milioni e mezzo di euro e il coinvolgimento di 287 partner, e 45 progetti sul canale della ricerca con un investimento complessivo di 40 milioni e mezzo di euro e il coinvolgimento di 817 partner.
Circa il 50 per cento dei progetti hanno riguardato la innovazione di processo ponendo al primo posto la qualità e la sicurezza e, a seguire, l’incremento della produttività, la bioeconomia, i cambiamenti climatici, la filiera gestionale e i servizi ecosistemici.
“Il risultato che è emerso – ha detto D’Oronzio – è una progettualità di qualità, un’intensa attività di animazione territoriale fatta dagli organismi di ricerca, la presenza di operatori diversi dai beneficiari che hanno contribuito ad arricchire la progettualità innovativa locale e, infine, la candidatura anche di progetti di natura sociale nell’ambito della diversificazione e della multifunzionalità”.
Vittorio Restaino, autorità di gestione: “L’incontro di oggi è stato molto utile per avere un confronto valutativo con tutti i soggetti proponenti prima della pubblicazione dei bandi per facilitare la loro progettazione secondo quanto previsto dai regolamenti e dal programma di sviluppo rurale. Uno dei problemi più evidenti incontrato dalle precedenti programmazioni era la eccessiva frammentazione del mondo agricolo che, pur realizzando prodotti di qualità, non riusciva a trovare momenti di cooperazione per rispondere meglio alle esigenze del mercato. Con queste manifestazioni di interesse abbiamo rilevato una straordinaria volontà di cooperare su tematiche importanti e strategiche come la innovazione, la ricerca, le filiere produttive. Sono tutti aspetti, ormai, essenziali per accrescere il valore e la qualità delle nostre produzioni e per presentarsi sui mercati in maniera più competitiva. L’invito a tutti gli operatori resta, pertanto, quello di utilizzare le risorse messe a disposizione dai programmi comunicati per rafforzare i processi di aggregazione, Dal nostro canto vogliamo continuare a condividere i processi con tutti il mondo agricolo per meglio orientare non solo la spesa in termini finanziari, ma soprattutto la spesa in termini di investimenti produttivi e sostenibili”.
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Per quel che riguarda l’avviso esplorativo per le filiere sono stati presentati 49 documenti di analisi con un coinvolgimento di 1440 partner e una richiesta di circa 350 milioni di euro.
Sono solo alcuni dei numeri emersi nell’ambito dell’incontro “Cooperazione, innovazione e ricerca in Basilicata: dagli avvisi esplorativi ai bandi pubblici” organizzato dall’Autorità di gestione del Psr 2014 2020 e finalizzato a presentare gli esiti delle manifestazioni di interesse pervenute sugli avvisi esplorativi delle sottomisure 16.0 “Valorizzazione delle filiere agroalimentari”, 16.1 “Costituzione e gestione dei Gruppi Operativi” e 16.2 “Realizzazione di progetti pilota e progetti di sviluppo prodotti, pratiche, processi, metodi e tecnologie“, e a confrontarsi sulle opportunità offerte dalle misure del PSR Basilicata 2014-2020 e sui prossimi bandi dedicati alla cooperazione e all’innovazione di imminente pubblicazione.
In mattinata, Maria Assunta d’Oronzio, Politiche Bioeconomia del Crea, ha illustrato gli esiti dell’avviso esplorativo per la innovazione. In particolare, sono stati presentati 31 progetti sul canale della innovazione con un investimento previsto di circa 13 milioni e mezzo di euro e il coinvolgimento di 287 partner, e 45 progetti sul canale della ricerca con un investimento complessivo di 40 milioni e mezzo di euro e il coinvolgimento di 817 partner.
Circa il 50 per cento dei progetti hanno riguardato la innovazione di processo ponendo al primo posto la qualità e la sicurezza e, a seguire, l’incremento della produttività, la bioeconomia, i cambiamenti climatici, la filiera gestionale e i servizi ecosistemici.
“Il risultato che è emerso – ha detto D’Oronzio – è una progettualità di qualità, un’intensa attività di animazione territoriale fatta dagli organismi di ricerca, la presenza di operatori diversi dai beneficiari che hanno contribuito ad arricchire la progettualità innovativa locale e, infine, la candidatura anche di progetti di natura sociale nell’ambito della diversificazione e della multifunzionalità”.
Vittorio Restaino, autorità di gestione: “L’incontro di oggi è stato molto utile per avere un confronto valutativo con tutti i soggetti proponenti prima della pubblicazione dei bandi per facilitare la loro progettazione secondo quanto previsto dai regolamenti e dal programma di sviluppo rurale. Uno dei problemi più evidenti incontrato dalle precedenti programmazioni era la eccessiva frammentazione del mondo agricolo che, pur realizzando prodotti di qualità, non riusciva a trovare momenti di cooperazione per rispondere meglio alle esigenze del mercato. Con queste manifestazioni di interesse abbiamo rilevato una straordinaria volontà di cooperare su tematiche importanti e strategiche come la innovazione, la ricerca, le filiere produttive. Sono tutti aspetti, ormai, essenziali per accrescere il valore e la qualità delle nostre produzioni e per presentarsi sui mercati in maniera più competitiva. L’invito a tutti gli operatori resta, pertanto, quello di utilizzare le risorse messe a disposizione dai programmi comunicati per rafforzare i processi di aggregazione, Dal nostro canto vogliamo continuare a condividere i processi con tutti il mondo agricolo per meglio orientare non solo la spesa in termini finanziari, ma soprattutto la spesa in termini di investimenti produttivi e sostenibili”.
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