DELRIO: MATERA – FERRANDINA, IL PRIMO TRENO NEL 2022
12.07.2017
ore 11:29
L'Ad Gentile di RFI: iniziati i lavori alla galleria “Miglionico”. Il Ministro Delrio: il Governo ha appena stanziato 210 milioni di euro.
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Delrio a Matera
AGR
L’unica incompiuta della rete ferroviaria italiana, la tratta Ferrandina – Matera La Martella, si farà. Il primo treno vi transiterà tra il 2021 e il 2022.
Il cartello d’inizio dei lavori, bloccati da oltre 10 anni , è stato affisso martedì 11 luglio alla galleria “Miglionico”. L’importo per il ripristino funzionale della galleria ferroviaria è di 500 mila euro su un totale per la prima annualità dei lavori, stanziata dal Governo, di dieci milioni di euro.
Ad annunciarlo, ieri sera a Matera durante il convegno promosso dal gruppo del Partito Democratico e alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, è stato l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Maurizio Gentile.
“A settembre saranno avviati i lavori sulle opere d’arte dei ponti e poi sarà la volta del progetto del riappalto per l’intera linea che sarà elettrificata – ha affermato Gentile - il completamento è previsto per il 2021-2022”.
Il cronoprogramma dei lavori e l’attenzione del Governo al completamento e all’ammodernamento della rete ferroviaria non solo per la Capitale europea della Cultura 2019 ma per l’intero Mezzogiorno è stato ribadito, a margine del convegno, anche dal ministro Delrio: “Due anni fa avevamo detto che ci sarebbe stato un piano per l'accessibilità stradale e ferroviaria a Matera e quel piano sta andando avanti. Non stiamo facendo promesse, abbiamo stanziato il denaro e stiamo iniziando i lavori. In totale – ha aggiunto Delrio – ci sono 250 milioni di euro complessivi. 210 milioni appena stanziati grazie all’iniziativa che abbiamo fatto insieme ai parlamentari lucani del Partito democratico: sono ottime notizie per Matera”. Per la parte stradale, quella di collegamento tra Bari e Matera, il Ministro ha sottolineato che “è tutto finanziato programmato e in corso”, mentre per quella ferroviaria ha anche ricordato il potenziamento della linea delle Ferrovie Appulo lucane (Fal). Si attendono i cantieri anche per le Fal, per abbattere quei tempi di percorrenza per Bari che si attestano sui 105-110 minuti.
In un affollato auditorium Gervasio, il convegno “Matera – Ferrandina: si riparte” ha visto gli interventi del presidente dell’associazione “Matera-Ferrovia Nazionale” Nicola Pavese, che con fermezza pose all’attenzione dell’allora primo ministro Matteo Renzi la vicenda della ferrovia incompiuta, e dei sindaci di Matera Raffaello De Ruggieri e di Ferrandina Gennaro Martoccia, del presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, di Paolo Laguardia coordinatore del manifesto ‘’Pensiamo Basilicata’’ e di Franco Coppola per Cgil, Cisl e Uil. Moderato dal parlamentare Ludovico Vico, l’incontro è stato anche l’occasione per affrontare il tema del Corridoio Adriatico.
“I tempi straordinari che stiamo vivendo – ha detto la deputata Maria Antezza – devono spronarci a guardare al futuro. Matera e la Basilicata, regione cerniera del Mezzogiorno, devono e possono rompere i perimetri regionali. Per inserire la Basilicata nel Corridoio adriatico, vanno ripensati i collegamenti verso l’Adriatico e il Tirreno. Quelli attualmente esistenti sono complementari e non alternativi e la strategia deve guardare non solo al breve periodo, ai flussi turistici per il 2019, ma deve essere improntata verso il lungo periodo: facendo della nostra regione sia un punto di snodo per il turismo che per una piattaforma logistica che sia di servizio alla nostra agricoltura”.
bas04
Il cartello d’inizio dei lavori, bloccati da oltre 10 anni , è stato affisso martedì 11 luglio alla galleria “Miglionico”. L’importo per il ripristino funzionale della galleria ferroviaria è di 500 mila euro su un totale per la prima annualità dei lavori, stanziata dal Governo, di dieci milioni di euro.
Ad annunciarlo, ieri sera a Matera durante il convegno promosso dal gruppo del Partito Democratico e alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, è stato l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Maurizio Gentile.
“A settembre saranno avviati i lavori sulle opere d’arte dei ponti e poi sarà la volta del progetto del riappalto per l’intera linea che sarà elettrificata – ha affermato Gentile - il completamento è previsto per il 2021-2022”.
Il cronoprogramma dei lavori e l’attenzione del Governo al completamento e all’ammodernamento della rete ferroviaria non solo per la Capitale europea della Cultura 2019 ma per l’intero Mezzogiorno è stato ribadito, a margine del convegno, anche dal ministro Delrio: “Due anni fa avevamo detto che ci sarebbe stato un piano per l'accessibilità stradale e ferroviaria a Matera e quel piano sta andando avanti. Non stiamo facendo promesse, abbiamo stanziato il denaro e stiamo iniziando i lavori. In totale – ha aggiunto Delrio – ci sono 250 milioni di euro complessivi. 210 milioni appena stanziati grazie all’iniziativa che abbiamo fatto insieme ai parlamentari lucani del Partito democratico: sono ottime notizie per Matera”. Per la parte stradale, quella di collegamento tra Bari e Matera, il Ministro ha sottolineato che “è tutto finanziato programmato e in corso”, mentre per quella ferroviaria ha anche ricordato il potenziamento della linea delle Ferrovie Appulo lucane (Fal). Si attendono i cantieri anche per le Fal, per abbattere quei tempi di percorrenza per Bari che si attestano sui 105-110 minuti.
In un affollato auditorium Gervasio, il convegno “Matera – Ferrandina: si riparte” ha visto gli interventi del presidente dell’associazione “Matera-Ferrovia Nazionale” Nicola Pavese, che con fermezza pose all’attenzione dell’allora primo ministro Matteo Renzi la vicenda della ferrovia incompiuta, e dei sindaci di Matera Raffaello De Ruggieri e di Ferrandina Gennaro Martoccia, del presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, di Paolo Laguardia coordinatore del manifesto ‘’Pensiamo Basilicata’’ e di Franco Coppola per Cgil, Cisl e Uil. Moderato dal parlamentare Ludovico Vico, l’incontro è stato anche l’occasione per affrontare il tema del Corridoio Adriatico.
“I tempi straordinari che stiamo vivendo – ha detto la deputata Maria Antezza – devono spronarci a guardare al futuro. Matera e la Basilicata, regione cerniera del Mezzogiorno, devono e possono rompere i perimetri regionali. Per inserire la Basilicata nel Corridoio adriatico, vanno ripensati i collegamenti verso l’Adriatico e il Tirreno. Quelli attualmente esistenti sono complementari e non alternativi e la strategia deve guardare non solo al breve periodo, ai flussi turistici per il 2019, ma deve essere improntata verso il lungo periodo: facendo della nostra regione sia un punto di snodo per il turismo che per una piattaforma logistica che sia di servizio alla nostra agricoltura”.
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