PROGETTO PILOTA - Intervento di ripristino officiosità idraulica e pulizia alveo FIUME AGRI - POLICORO/SCANZANO JONICO (MT)

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Il presente progetto si riferisce agli interventi da realizzare per la sistemazione e il ripristino dell’officiosità di un tratto di circa 600 ml del Fiume Agri in agro di Policoro e Scanzano Jonico (MT) mediante la realizzazione di “interventi di compensazione”. Tale “modus operandi” consiste nella realizzazione di interventi di ripristino e mantenimento dell'officiosità dei corsi d'acqua appartenenti al demanio idrico regionale, da realizzarsi in conseguenza di calamità naturali o diretti a prevenire situazioni di pericolo. I lavori di che trattasi vengono realizzati previo affidamento degli stessi a ditte specializzate mediante avviso pubblico/manifestazione di interesse, sulla base di progetti definitivi. Come già detto, l’obiettivo è quello di ripristinare l’officiosità di un tatto vallivo del Fiume Agri mediante risagomatura delle sezioni trasversali con pulizia dell’alveo dai depositi in eccesso nonché dalla vegetazione che ostruisce il regolare deflusso e che occupa l’area golenale in sx idraulica.
I rilievi diretti effettuati in sito e lo studio di ortofoto temporali, associati ai dati bibliografici disponibili in letteratura, hanno permesso di individuare le principali criticità lungo il tratto considerato. In particolare, gli interventi programmati sono volti prioritariamente al ripristino della sezione utile al deflusso della portata di piena ordinaria nonché alla riduzione del rischio idraulico e idrogeologico connesso al deflusso di portate riferite a periodi di ritorno elevati.
E’ stata condotta, quindi, l’analisi idrologica per determinare sia la portata di piena ordinaria riferita, per gli alvei incassati di pianura, ad un periodo di ritorno pari a circa 1-2 anni sia le portate al colmo per i periodi di ritorno pari a 30, 200 e 500 anni. A seguito di ciò, si è proceduto all’analisi idraulica per la determinazione dei tiranti idrici in funzione dalle portate considerate.
In riferimento alle diverse fasi progettuali si evidenzia che l’impostazione progettuale è stata definita tenendo conto di quanto previsto dal DM50/2016 - art.23 comma 4 secondo cui “la stazione appaltante, in rapporto alla specifica tipologia e alla dimensione dell’intervento indica le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni fase della progettazione. E’ consentita, altresì, l’omissione di uno o di entrambi i primi due livelli di progettazione, purché il livello successivo contenga tutti gli elementi previsti per il livello omesso, salvaguardando la qualità della progettazione”.