IN BASILICATA UN WELFARE INCLUSIVO BASATO SULLE PERSONE

punti apici 10.11.2017 ore 15:41

A confronto i diversi modelli attualmente operativi in diverse regioni italiane

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AGR Dotare la Basilicata di welfare non assistenziale ma inclusivo e basato sulle persone. E’ su questa direttrice che si muovono le politiche sociali messe in campo dalla Regione Basilicata. Azioni e buone prassi messe a confronto, sia a livello istituzionale che operativo con specifici tavoli di lavoro, al convegno svoltosi a Matera sul tema: “Nord, Centro e Sud: sistemi di welfare a confronto”.

Organizzato dalla Regione Basilicata, nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata” e della programmazione 2014-2020 (Po Fse e Fsc) dei Servizi Sociali per realizzare il nuovo welfare territoriale, l’incontro è stato aperto in mattinata con un confronto tra i soggetti pubblici e privati coinvolti.

“C'è tanto ancora da fare e tanto che abbiamo già fatto – ha affermato l’assessore alle Politiche della Persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi - se si considera che è dal 1999 che in Basilicata non venivano più toccati gli ambiti sociali. Al nostro attivo abbiamo realizzato le linee guida e anche altre delibere. Stiamo andando avanti, perché vorremmo concludere questa legislatura con gli accreditamenti e poi con altre azioni”.

L’assessore Franconi ha coordinato i lavori del convegno cui hanno preso parte: il direttore generale per l’inclusione e le politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Raffaele Tangorra, l’assessore alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione della Regione Basilicata Roberto Cifarelli e gli assessori al ramo delle Regioni Lazio, Lombardia, Toscana e Molise.

L’intervento di apertura è stato proposto con un video messaggio dal Sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba. Il rappresentante del Governo si è soffermato sulla “concertazione sociale di prossimità”, che pone come interlocutori privilegiati le Amministrazioni comunali, e sull’inclusione, termine che riguarda tutte le componenti sociali.

Se le parti sociali, nelle persone dei segretari generali di Cgil Angelo Summa, della Cisl Enrico Gambardella e della Uil Carmine Vaccaro, hanno posto l’accento sulle disparità sociali presenti in regione, l’assessore regionale alle attività produttive Roberto Cifarelli ha ricordato che: “la Basilicata non ha ridotto la sua attenzione nei confronti dei più deboli, pensiamo ai piani sociali di zona, tra le ultime leggi approvate quelle sull’invecchiamento attivo, suggerita dai sindacati”.

L’introduzione, da parte del governo nazionale, del Rei, il reddito d’inclusione, è stata positivamente salutata dagli assessori regionali di Lazio, Lombardia, Toscana e Molise.

“Una misura generale contro la povertà, ecco cos’è il Rei – ha detto l’assessore Stefania Saccardi della Regione Toscana -. Lo Stato si riappropria di un ruolo che gli è proprio, quello di garantire i livelli essenziali di assistenza. La politica deve essere al servizio di un sistema che cerca di eliminare le disuguaglianze e di aiutare le persone a rialzarsi”.

“Stiamo vivendo una stagione di cambiamenti – ha aggiunto Raffaele Tangorra, della direzione generale per l’inclusione sociale e le Politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - non sono solo politiche di sostegno ma anche e soprattutto di sviluppo, quelle messe in campo grazie anche ai Fondi Strutturali che permettono di garantire i livelli essenziali di assistenza per le persone. Garantire questo significa garantire i diritti delle persone in modo uniforme sul territorio nazionale. Tutto questo comporta un cambio di prospettiva nei rapporti fra Governo e Regioni.”.

Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito: www.europa.basilicata.it/fse

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