FORESTAZIONE, PROROGATO AL 15/4 TAGLIO BOSCHI CEDUI



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AGR
È stato posticipato al 15 aprile 2021, con determinazione dirigenziale n. 277 del 26 marzo scorso, il periodo di esecuzione dei tagli per i boschi cedui di specie quercine e altre latifoglie su tutto il territorio regionale, mentre slitta al 30 aprile 2021 il termine ultimo per l’allestimento, l’esbosco, lo sgombero e la ripulitura delle tagliate.
Con la stessa determinazione è stata confermata al 30 aprile prossimo anche la scadenza per eseguire il taglio dei cedui di specie faggio, ivi compreso l’allestimento, l’esbosco dei prodotti, lo sgombero e la ripulitura delle tagliate.
“Accogliendo un’apposita richiesta dell’Associazione delle imprese boschive aderenti a Confapi Potenza – ha spiegato l’assessore alle Politiche agricole e forestali Francesco Fanelli - si è deciso di estendere il periodo di esecuzione dei tagli per i boschi cedui, considerato che le basse temperature registrate negli ultimi mesi e soprattutto le recenti precipitazioni nevose, oltre ad aver impedito l’accesso ai boschi, hanno determinato condizioni tali da ritardare la ripresa vegetativa delle piante. L’allestimento e lo sgombero delle tagliate sono operazioni da compiere al più presto – ha concluso Fanelli - sia per non danneggiare suolo, soprassuolo e giovani piantine nate dopo il taglio, sia per evitare che eccessivi accumuli di legna possano creare condizioni favorevoli all’insorgenza di attacchi parassitari o peggiorare la situazione in caso di incendio”.
Con la stessa determinazione è stata confermata al 30 aprile prossimo anche la scadenza per eseguire il taglio dei cedui di specie faggio, ivi compreso l’allestimento, l’esbosco dei prodotti, lo sgombero e la ripulitura delle tagliate.
“Accogliendo un’apposita richiesta dell’Associazione delle imprese boschive aderenti a Confapi Potenza – ha spiegato l’assessore alle Politiche agricole e forestali Francesco Fanelli - si è deciso di estendere il periodo di esecuzione dei tagli per i boschi cedui, considerato che le basse temperature registrate negli ultimi mesi e soprattutto le recenti precipitazioni nevose, oltre ad aver impedito l’accesso ai boschi, hanno determinato condizioni tali da ritardare la ripresa vegetativa delle piante. L’allestimento e lo sgombero delle tagliate sono operazioni da compiere al più presto – ha concluso Fanelli - sia per non danneggiare suolo, soprassuolo e giovani piantine nate dopo il taglio, sia per evitare che eccessivi accumuli di legna possano creare condizioni favorevoli all’insorgenza di attacchi parassitari o peggiorare la situazione in caso di incendio”.
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