IMA, DA OGGI ATTIVO NUOVO PROTOCOLLO SANITARIO

punti apici 01.02.2011 ore 10:14

L’obiettivo è quello di offrire ai pazienti colpiti da infarto miocardico acuto il trattamento più rapido ed efficace

AGR
AGR “Il tempo è muscolo”. Lo dicono in gergo i cardiologi, a significare che ridurre i tempi di intervento significa ridurre i casi di mortalità e di invalidità permanente che seguono gli infarti.

E’da oggi operativo in Basilicata un “Percorso terapeutico ed assistenziale (Pdta) per lo sviluppo della rete dell’infarto miocardico acuto (Ima). Il protocollo, presentato oggi alla stampa dal presidente della Regione, Vito De Filippo, e dall’assessore alla Salute, Attilio Martorano, ha l’obiettivo di offrire ai pazienti colpiti da infarto il trattamento più rapido ed efficace possibile in relazione alle caratteristiche cliniche del paziente e al luogo dove si verifica l’infarto.

La chiave del successo del trattamento si basa sul principio che non serve trasferire velocemente il paziente nell’ospedale più vicino ma nella struttura sanitaria più idonea.

Nel trattamento tradizionale gli atti medici erano concentrati nei reparti di terapia intensiva cronica (Utic) dell’ospedale più vicino. Nel nuovo sistema la diagnosi e la terapia delle primissime fasi, compresa la somministrazione di farmaci fibrinolitici, possono essere eseguite in sedi diverse, e cioè sul territorio, in ambulanza, nel Pronto soccorso di ospedali periferici e da altre figure professionali (Medici e infermieri dell’area Emergenza-Urgenza), in stretto contatto con la centrale operativa del 118 e il cardiologo dell’Utic di riferimento.

Le ambulanze del 118 sono attrezzate per eseguire un elettrocardiogramma completo sui pazienti con dolore toracico acuto e di trasferire il tracciato alla Centrale operativa del 118 e all’Utic dell’Ospedale S. Carlo di Potenza e del Madonna delle Grazie di Matera dove è presente un cardiologo, costantemente giorno e notte.

Tutto ciò consente di trasferire sul territorio la diagnosi di sospetto infarto, riducendo il numero di ospedalizzazioni improprie e i ritardi evitabili nella diagnosi e nella terapia dell’infarto del miocardio.

Nella conferenza stampa è stata presentata, inoltre, una campagna di comunicazione capillare su come riconoscere i sintomi dell’infarto. Così il paziente può diventare il primo medico di se stesso. L’insorgenza dell’infarto ha caratteristiche precise. Non serve tenersi il dolore, anzi è necessario rivolgersi, senza perdere tempo, al 118. Un soccorso rapido, immediato e appropriato può salvare molte vite umane.

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