SCHEDA ATTIVITÀ – DIPARTIMENTO SALUTE

punti apici 09.01.2012 ore 14:21
AGR
AGR La Basilicata è l’unica regione del centro – sud Italia che non ha dovuto sottoporsi a piani di rientro dal deficit sanitario.

Non è un fatto formale, ma riguarda direttamente i cittadini: l’ equilibrio dei conti ha mantenuto al minimo l’addizionale IRPEF regionale e assicurato l’autonomia decisionale della Regione. Quanto alla pianificazione il Piano regionale integrato della Salute, una volta approvato dal Consiglio Regionale, regolerà per i prossimi tre anni l’evoluzione del sistema e delle politiche sanitarie e sociali regionali. Redatto con la collaborazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il Piano è stato approvato dalla Giunta Regionale il 29.12.2010. Un’ampia fase di confronto con decine di incontri territoriali e tematici e numerose audizioni in IV Commissione consiliare ha prodotto la stesura di 14 capitoli nuovi o riscritti integralmente e 182 interventi di qualche rilievo. La nuova proposta è stata presentata il 28.11.2011 al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva.

Qualità, innovazione, sostenibilità e integrazione sono gli obiettivi del Piano e della riorganizzazione, in atto, dei servizi sanitari e sociali. Pur sotto la scure di pesantissimi tagli ai trasferimenti statale, si è portato avanti una riforma del sistema che coniughi efficienza ed equità sociale.

La sfida di unire la qualità della spesa all’efficacia del sistema e alla sicurezza del cittadini ha spinto a concentrare le attività per acuti negli ospedali di Potenza, Matera, Lagonegro, Melfi e Policoro e i servizi territoriali negli ospedali distrettuali, sviluppando reti di qualità per evitare che i cittadini debbano cercare altrove risposta ai bisogni di salute. Data la particolare orografia lucana, un ruolo fondamentale è stato assegnato alla riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza e di continuità assistenziale. Sono state costituite e avviate tre reti di rilievo:

Ima – Infarto miocardio acuto col raccordo tra gli Utic ospedalieri e il 118, che grazie al progetto Telesal dialoga via satellite con il San Carlo. E’ stata eseguita una capillare campagna per riconoscere i sintomi dell’infarto.

Ictus – Con la costituzione di stroke unit a Lagonegro e Matera, connesse a quella già operativa al San Carlo si garantiranno tempi di intervento utili per limitare il rischio di morte oltre che limitare i danni neurologici.

Pediatrica - La Riped (rete interaziendale) ingloba pediatri di famiglia, strutture distrettuali e ospedaliere e realizza il protocollo sottoscritto con il Bambino Gesù di Roma, che sta strutturando un centro altamente specialistico al San Carlo le cui attività iniziano proprio oggi.

Altri importanti interventi rientrano nel progetto “Basilicata Benessere Bambino”: con la Fondazione Stella Maris nascerà un centro di riferimento per l’autismo “Prima Pietra” mentre una ricerca azione con lo storico Istituto degli Innocenti di Firenze offrirà un quadro esaustivo sulla condizione del bambino e dell’adolescente in Basilicata, orientando gli interventi su emarginazione e disagio. Saranno attivate le “Sezioni Primavera” presso scuole dell’infanzia e nidi pubblici e privati e finanziate con 750 mila euro, mentre il Miur ha tagliato circa 83 mila euro.

Lo sviluppo delle reti regionali ed il lavoro dei corrispondenti tavoli tecnici che lo stanno curando riguarda allo stesso modo l’ oncologia, con l’avvio del servizio di chemioterapia territoriale, le cure palliative, la genetica medica, l’assistenza al politrauma, la patologia diabetica ed endocrino–metaboliche, la neuropsichiatria infantile, la reumatologia, la prevenzione e la cura dell’obesità, l’organizzazione dei punti e dei percorsi nascita, la nutrizione artificiale domiciliare, la nefrologia e dialisi, il piano regionale sangue per realizzare un sistema fortemente integrato.

Superata con decisione una criticità emersa nelle attività di screening, il nuovo modello organizzativo avviato consentirà di confermare il ruolo di avanguardia nella Basilicata sul fronte della prevenzione.

Intenso, infine, il dibattito sulle scelte effettuate sui ticket aggiuntivi imposti dallo Stato sulle ricette farmaceutiche e sulla specialistica ambulatoriale, che nei giorni scorsi è stato rimodulato sulla base del reddito familiare Isee.