OSPEDALE DI VENOSA, MARTORANO REPLICA A MOLLICA

punti apici 17.01.2012 ore 18:05

Non sono mancati i momenti di confronto con l'ammnistrazione e la comunità. Aumentano i posti letto”.

AGR
AGR Non sono mancati i momenti di confronto con l'amministrazione e la comunità di Venosa in merito alla riconversione dell'ospedale imposta dalla legge regionale 17/2011 – ha replicato l'assessore alla Salute Attilio Martorano a un'ìnterrogazione del consigliere regionale Franco Mollica (Mpa). “In rappresentanza dell’ esecutivo regionale - ha risposto Martorano – ho partecipato a una seduta del Consiglio Comunale venosino dedicato al riordino ospedaliero e successivamente, il 30 dicembre scorso, a un'altra iniziativa pubblica sulla riforma della rete sanitaria. In entrambe le occasioni ci sono stati momenti di confronto”. Analoghe iniziative e attività sono state portate avanti dai vertici dell’Asp. L’11 novembre 2011 il Direttore Generale, il Direttore Sanitario e i Direttori di Dipartimento hanno incontrato il Sindaco e i Capi gruppo del Consiglio Comunale. Il 22 dicembre la delegazione aziendale ha incontrato ancora il Sindaco e l’Assessore comunale alle politiche della salute. Negli ultimi giorni di dicembre il confronto è stato allargato alla dirigenza e al comparto. Nel corso di questi incontri sono state comunicate le iniziative conseguenti all’applicazione dell’art.20 della L.R. n.17/2011, nonché illustrate le funzioni ospedaliere da trasferire presso il PSA di Melfi, le funzioni da mantenere e le nuove funzioni, da attivare nell’immediato futuro del presidio venosino.

“In particolare – ha sottolineato nella sua replica l’assessore Martorano - i posti letti aumenteranno passando dai 75 esistenti ai 90 previsti per il regime post-riordino, con 24 pl in medicina fisica e riabilitativa, 24 in lungodegenza e stati vegetativa, 40 nella residenza sanitaria per anziani-centro Alzheimer, 2 in hospice. Una scelta che, pur assecondando la tendenza strategica a concentrare le acuzie nelle strutture meglio attrezzate, aumenta l’offerta di servizi sanitari in un contesto in cui emergono nuovi bisogni sanitari per una popolazione che invecchia e sopravvive con danni di diversa entità a patologie prima più frequentemente mortali e quindi richiede forme diverse e articolate di assistenza”.

Con riferimento alle recenti polemiche di stampa, l’assessore Martorano ha sottolineato che aumenterà l’offerta ambulatoriale, con l’apertura dell’ambulatorio di Oncologia, in integrazione con il CROB di Rionero in Vulture che sarà in grado di sedute di chemioterapia. Intanto è stato rafforzato il punto territoriale di soccorso, con un supporto cardiologico ed anestesiologico h12 e reperibilità notturna mentre l’ambulanza non medicalizzata è stata sostituita un’ambulanza medicalizzata mentre per la copertura dei 3 medici, attualmente provenienti da Melfi, è stato già indetto bando pubblico),.

Nel corso della stessa seduta l’assessore Martorano ha risposto anche a un’interrogazione a risposta immediata del consigliere Romaniello (Sel) su diversi problemi inerenti la cardiochirurgia del San Carlo.

Per l’assessore alla Salute “non sussiste alcun impedimento alla nomina del nuovo primario dal momento che è stato già approvato il 7 dicembre scorso l’ Avviso Pubblico per il conferimento dell’incarico, avviso pubblicato sul BUR 46 del 31/12/11”. Poiché il primario uscente “ha cessato il rapporto di lavoro lo scorso 15 dicembre – ha proseguito Martorano – non risponde al vero che sia trascorso un lasso di tempo pari a 9 mesi dalla nomina di un vicario e che l’avviso per la sua sostituzione è stata tempestiva e addirittura antecedente a tale data. A ogni modo, le funzioni temporanee di sostituzione del primario sono assicurate da un dirigente medico della medesima Unità Operativa a suo tempo individuato dal primario stesso e che, in base al dettato dell’art. 18 del CCNL dell’Area della Dirigenza Medica resta in servizio nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali”.

Agli altri quesiti posti dal consigliere Romaniello l’assessore Martorano ha risposto che “la UOC di Cardiochirurgia negli ultimi anni ha evidenziato tensioni e conflittualità al suo interno nonostante cambiamenti di direzione di UOC e direzione strategica. Appare quindi chiaro che tali conflittualità non sono riconducibili al responsabile pro tempore della UOC e della AOR” mentre nel merito dei procedimenti disciplinari in corso (tre) bisognerà, per evidenti ragioni attenderne l’esito.

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