REGISTRO IMPORTAZIONI LATTE, FANELLI RISPONDE A CILLIS

punti apici 04.04.2020 ore 13:33
AGR
Francesco Fanelli Francesco Fanelli AGR In merito al comunicato stampa diramato dall’onorevole Luciano Cillis, componente della XIII Commissione agricoltura alla Camera, sulla lettera inviata dall’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, al Ministero della Salute, su sollecitazione della Coldiretti Basilicata “per conoscere i dati sulle importazioni di latte e cagliate che arrivano in Regione al fine di indirizzare eventuali aiuti a chi effettivamente raccoglie il latte dei produttori locali e non a chi, approfittando dell’emergenza sanitaria, continua a comprare latte dall’estero a prezzi ribassati e non sostenibili dai nostri allevatori”, Fanelli risponde nel merito “ad alcune affermazioni imprecise fatte dall’esponente del M5S”, che lo accusa di non aver firmato il decreto ministeriale che prevede la tracciabilità del latte e dei suoi derivati e che l’iniziativa posta in essere presso il ministero della Salute sui dati sia inadeguata in quanto, a suo parere, è prevista già in quella bozza di decreto ministeriale.

“La Commissione politiche agricole, composta da tutti gli assessori regionali all’agricoltura, all’unanimità dei voti – ha spiegato Fanelli nel ricostruire l’iter istituzionale dello schema di decreto - ha condiviso la proposta emersa nella riunione del coordinamento tecnico interregionale dello scorso 27 gennaio di rinviare al Ministero e ad Agea la bozza del decreto che disciplina il monitoraggio delle produzioni lattiero casearie realizzate sul territorio nazionale. Il decreto, così come proposto, pur citando nelle definizioni di latte anche quello ovino e caprino, era di fatto inapplicabile per questo settore in quanto il sistema informatico del Sian non permette le registrazioni sul latte ovi caprino perché impostato solo sulle informazioni del latte bovino. Peccato che questo aspetto così importante del settore ovi caprino non sia stato preso in considerazione dalla Commissione di cui l’onorevole fa parte che ha valutato lo schema e l’ha emendato. Non dimentichiamo che anche il settore latte ovi caprino rappresenta una quota importante delle produzioni lattiero casearie nella nostra regione e non possiamo permetterci di trascurare questi produttori zootecnici”.

Fanelli, inoltre, ha ribattuto che da parte degli assessori “non c’è nessuna intenzione di tener fermo il decreto”, come sostenuto strumentalmente da Cillis. “Lo schema di decreto è stato rinviato al Mipaaf per recepire le integrazioni sostanziali emerse al tavolo della Commissione politiche agricole. Inoltre – precisa Fanelli che è stato invitato dall’onorevole, con gli altri colleghi, a firmare il provvedimento - il passaggio istituzionale non prevede che gli assessori firmino il decreto e questo, un parlamentare della Repubblica dovrebbe saperlo. La Commissione delibera soltanto l’intesa e successivamente il decreto viene inviato alla Conferenza Stato - Regioni presieduta dai presidenti di Regione per la definitiva ratifica. Trattandosi di una bozza di decreto – ha aggiunto Fanelli – è legittimo, nel mentre si esplicita l’iter per la definizione in decreto, di chiedere dati inerenti alla propria regione per porre in essere misure straordinarie a sostegno di un settore in crisi. "Una richiesta - ha specificato Fanelli - avanzata da tutti gli assessori, senza distinzioni partitiche, con l'unico obiettivo di evitare le speculazioni di mercato e adottare provvedimenti su scala regionale per sostenere il settore zootecnico”.

“Consiglierei vivamente a Cillis – ha affermato Fanelli – che la prossima volta si documenti meglio prima di lanciare false accuse che vengono smontate con la ricostruzione precisa dei passaggi istituzionali”.

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