PREMIO LETTERARIO BASILICATA: CUPPARO, ORGOGLIO PER I LUCANI

punti apici 02.08.2021 ore 15:53
AGR
L'assessore Cupparo L'assessore Cupparo AGR I 50 anni di vita del Premio Letterario Basilicata sono motivo di orgoglio per la Regione, per l’intera comunità regionale e per le comunità di lucani che vivono fuori e all’estero. Il Premio ha avuto l’indiscusso merito di far assumere alla nostra regione un ruolo significativo nel panorama nazionale degli eventi letterari. Lo afferma Francesco Cupparo, Assessore Attività Produttive-Formazione-Istruzione-Lavoro

in un messaggio al prof. Santino Bonsera, presidente del Circolo Culturale Silvio Spaventa Filippi.

Come Dipartimento Attività Produttive-Formazione-Istruzione-Lavoro-Ricerca - scrive Cupparo - abbiamo voluto sostenere finanziariamente la 50esima edizione, raccogliendo la sollecitazione del prof. Bonsera per esprimere più compiutamente la volontà di sostenere la cultura e l’identità culturale lucana.

Il Progetto inoltre, come accade già da anni, ha il merito di avvicinare la cultura ai nostri territori attraverso incontri (quest’anno a Sant’Arcangelo) per far sentire più forte il legame del Premio alle tradizioni culturali e popolari dei nostri più grandi e più piccoli comuni.

Mi piace cogliere una coincidenza significativa tra i 50 anni del Premio e i 50 anni dalla nascita della Regione Basilicata per guardare a quanto è stato fatto in tutti questi anni per promuovere la produzione letteraria e la fruizione della lettura e pensare al futuro.

La crisi pandemica che stiamo attraversando ha influito pesantemente sui processi culturali, come riprova la lunga interruzione di spettacoli, eventi di ogni genere, acuendo il gap di consumo della cultura che ci vede ancora lontani da altre realtà regionali ed europee.

Stiamo programmando la ripresa puntando sulle risorse che ci verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non abbiamo mai pensato che il Piano si possa riferire solo agli aspetti economici, produttivi ed occupazionali, tenendo fuori la cultura. Anzi, siamo sempre più convinti che la cultura sarà un elemento strategico per la ripresa, strettamente collegato alla tutela del nostro patrimonio storico, artistico, monumentale e paesaggistico.

Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ha segnato una svolta che per noi resta un punto di riferimento.

È ora di liberare le idee e garantire un futuro di sviluppo vero della nostra regione che parta da un cambio di passo reale, coinvolgendo sin da ora tutti i protagonisti della strategia di sviluppo regionale, chiamando gli intellettuali, i ricercatori, i giovani laureati a svolgere un ruolo di primo piano.

Rivolgo attraverso il prof. Bonsera i migliori auguri di buon lavoro per la migliore riuscita della nuova edizione e confermo la piena disponibilità a rafforzare la cooperazione istituzionale.

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