PRONTI REDDITO PONTE, FONDO GARANZIA RECUPERO CENTRI STORICI

punti apici 21.09.2010 ore 19:41

Le misure presentate dalla giunta ai sindacati per essere sottoposte a concertazione

AGR
Un momento dei lavori Un momento dei lavori AGR Ai sindacati che hanno ribadito la richiesta di concertazione spiegando che il documento affronta solo “quelle priorità che a nostro avviso possono determinare un mutamento della situazione” chiedendo alla giunta di “procedere con rigore e coraggio” la giunta ha risposto illustrando una serie di iniziative già pronte per essere sottoposte alla concertazione e diventare poi subito operative. Sul versante dell’edilizia, l’assessore a Infrastrutture e Territorio Rosa Gentile ha sottolineato la scelta di favorire gli interventi di recupero dei centri storici assicurando un punteggio maggiore, nell’ambito dell’edilizia sociale, a iniziative di questo tipo, in grado tra l’altro di dare lavoro alle piccole e medie imprese, indicando anche le priorità del dipartimento nel completamento delle opere già avviate e nell’utilizzo di professionalità e mano d’opera locali.

L’assessore alla Formazione e Lavoro Rosa Mastrosimone, invece, ha annunciato un pacchetto di misure pronte ad essere messe in campo. A Partire dal reddito ponte che ha già una dotazione di 30 milioni di euro. Il progetto, nelle intenzioni della giunta, si dividerà in due aspetti: un assegno al beneficiario e un “bonus” da spendere o per avviare un’attività in proprio o per incentivare la propria assunzione presso imprese già esistenti. Una modalità, questa ultima, che risponde appieno agli auspici del sindacato. Nell’ambito dello stesso dipartimento sono pronti ad essere messi in pista anche incentivi all’occupazione di giovani, donne e persone in avanzato stato di età, un fondo di garanzia per il microcredito finalizzato all’autoimpiego e sistemi di formazione a sportello. I sindacati, unitariamente, hanno particolarmente insistito sulla richiesta di acquisto di buoni lavoro Inps da trasferire ai comuni per impiegarli in attività che coinvolgano i 1.600 lucani interessati dagli ammortizzatori sociali come forma di integrazione al reddito, per un massimo di 3mila euro a testa annui. L’impegno economico sarebbe di circa 6 milioni (considerando anche eventuali nuove situazioni di difficoltà) e la questione sarà esaminata successivamente per cercare una copertura finanziaria. “Chiediamo al Governo nazionale – è stata la posizione dei sindacati – di destinare i 30 milioni di euro con cui vorrebbe realizzare uno sconto benzina di qualche centesimo a questa misura e alla diffusione della banda larga nelle aree industriali”.

Un programma, quello della banda larga nelle aree industriali, su cui l’assessore alle attività Produttive Erminio Restaino ha annunciato di star lavorando (ancora una volta cercando risorse da investire) mentre ha già portato sul tavolo una serie di misure immediatamente attivabili. Già il prossimo 1 ottobre potrebbe diventare operativo il fondo di garanzia per far ottenere circolante, scorta finanziaria e liquidità alle imprese. Avrà una dotazione iniziale di 35 milioni di euro (e altri 10 milioni arriveranno già a gennaio) e, stando alle interlocuzioni avute con Abi e banche, attiverà un effetto moltiplicatore 5, vale a dire una disponibilità di 175 milioni di credito per le imprese (più altri 50 da gennaio). Difficoltà normative, invece, non sembrano dare nuove speranze sull’attivazione di un credito d’imposta a livello regionale (la Campania che ha fatto qualcosa del genere ha il proprio provvedimento fermo all’esame di Bruxelles) mentre sono già pronti ad essere attivati una serie di bandi che mirano a stimolare l’innovazione nelle imprese. Ha una dotazione di 7 milioni di euro quello destinato a iniziative di questo tipo in imprese e microimprese (al 50%), 13 milioni finanzieranno la ricerca nelle piccole e medie imprese, altri 13 milioni sono la dotazione di un bando per la produzione di componentistica energetica, e 20 milioni serviranno a sostenere gli interventi di efficientamento energetico e produzione di energia verde negli enti. La questione energetica, del resto, è stato uno dei punti centrali posti dai sindacati, ma su questo l’assessore ha fatto presente come i programmi di investimenti privati nelle energie pulite siano frenati dalla difficoltà con cui la rete Enel/Terna può consentire punti di immissione in rete di energia in Basilicata. Quanto ai bandi in arrivo, ancora, è allo studio una misura destinata al commercio per incentivare, con 2 milioni e 200mila euro, i così detti “centri commerciali naturali”.

Ai sindacati, infine, ha brevemente esposto i programmi da mettere in campo nel settore Sanità l’assessore al ramo Attilio Martorano. Annunciando la piena condivisione dell’invito al rigore avanzato dai sindacati ha spiegato che proprio a questo sono state mirate le misure poste in campo da inizio mandato denunciando il rischio che col federalismo fiscale il fondo sanitario regionale possa avere un ulteriore taglio di 53 milioni di euro. L’assessore ha inoltre annunciato ai sindacati l’avvio delle procedure per la definizione di un nuovo piano sanitario regionale in vista del quale, nelle prossime settimane, saranno aperti gli “stati generali della salute” per coinvolgere tutti gli operatori del settore nella discussione.

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