In tempi di crisi i tagli sono all’ordine del giorno, ma la decisione del Governo di privare l’Anas dei fondi per progetti di strade già approvati dal Cipe, cioè dal Governo medesimo, giunge inattesa. Il presidente dell’API di Matera, Vito Gravela, manifesta preoccupazione e sconcerto per la notizia che le grandi infrastrutture stradali programmate dall’Anas, con il cofinanziamento della Regione Basilicata, non si faranno più.
“La Regione – si legge nella nota – mette sul piatto 300 milioni, ma l’Anas ne ha appena 25 per interventi di manutenzione. Ciò significa che le opere strategiche per rompere l’isolamento geografico e della mobilità del nostro territorio sono rimandate alle calende greche e, per chi conosce il calendario degli antichi greci, significa MAI.
Gravela sottolinea che arterie come, per esempio, la Murgia-Pollino o il completamento della Bradanica sono attese da anni dalla comunità materana, per cui il taglio di circa un miliardo di euro ci condanna ad una condizione di sottosviluppo a cui non vogliamo rassegnarci. A questo punto – prosegue il presidente dell’API – non ha neanche senso programmare un sistema turistico come la Regione sta facendo con il PTR e i PIOT, se poi non siamo in grado di costruire le strade e le altre infrastrutture per portare i turisti nelle località di vacanza. Di qui l’invito ai Parlamentari lucani, di qualunque parte politica, di farsi parte diligente verso l’Anas e il Ministero affinché siano mantenuti gli impegni presi”.
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