Il consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà fa riferimento agli ultimi dati Istat riguardanti l’occupazione femminile e giovanile in Basilicata
“In Basilicata è sempre maggiore l’emergenza occupazione femminile e giovanile”.
Questa è quanto ha affermato il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, in riferimento ai dati diffusi oggi dall’Istat, relativi al primo trimestre 2011.
“Tra gli indicatori socio-economici più preoccupanti – aggiunge Romaniello – la percentuale di donne lucane inattive che è pari al 58,9 per cento rispetto alla media nazionale del 48,9, quindi ben dieci punti percentuali in più, con un tasso di disoccupazione del 13,8 per cento. Questo significa che se alla MaVib di Inzago per decidere chi licenziare si preferisce scegliere le donne, da noi per sei donne su dieci l’inattività è una scelta obbligata. Per quanto riguarda i giovani la platea di under 35 che non hanno mai conosciuto un’esperienza di lavoro è pari ad oltre 10mila unità, mentre complessivamente il tasso regionale di disoccupazione è del 13 per cento rispetto all’8,1 della media nazionale e quello giovanile tocca poco meno di quattro giovani lucani su dieci. E se non si intravedono a livello nazionale possibili spiragli per creare nuova occupazione, la manovra finanziaria 2011 Berlusconi-Tremonti – continua Romaniello – si preannuncia come un ulteriore colpo all’occupazione e come ennesimo provvedimento di macelleria sociale”.
“In queste condizioni – prosegue il consigliere Sel – è sempre più necessario contare sulle risorse comunitarie di cui la Regione Basilicata dispone per non sprecare nemmeno un euro e far si che il nuovo atto di concertazione ‘Obiettivo Basilicata 2012’ sia prima di tutto un documento di impegni vincolanti per tutti i firmatari su pratiche operative/gestionali e relazioni al fine di elevare il tasso di occupazione della regione a partire dalle modalità nell’uso delle risorse comunitarie.
La concertazione sociale non può essere solo un fatto formale e di reciproco riconoscimento. Alla luce dei dati Istat – sostiene Romaniello – tra gli impegni prioritari che attendono Giunta e Dipartimento ‘Formazione e Lavoro’ c’è sicuramente il Piano pluriennale per l’occupazione per il quale si è già perso troppo tempo”.