Napoli (Pdl): una nuova stagione per il centrodestra

La disamina del consigliere regionale sul suo ruolo all'interno del partito e delle Istituzioni e sul ruolo del Pdl in Basilicata “con un progetto di governo nuovo ed autentico. E con uomini che possano attuarlo”

“L'eleborazione del lutto nel centrodestra è cominciata un attimo dopo i risultati. E' accaduto a livello nazionale come a livello locale.Le formule indicate per riprendere un filo di un discorso con il proprio elettorato sono state le più varie. Tra le tante, il cambio dei vertici, le primarie ed una nuova azione politica da mettere in campo. Ad un Pdl che deve necessariamente risalire la china, ogni suggerimento, frutto di un ragionamento politico serio, non può che far bene. Assai meno ‘le piccinerie morali’ che denotano una scarsissima conoscenza tanto delle vicende politiche quanto dell'impegno profuso dagli uomini del Pdl, impegnati nelle Istituzioni e suffragati in ogni tornata elettorale da un consenso considerevole. Un contributo personale, quest'ultimo, che ha accresciuto il peso del Pdl in generale. Le diverse proposte di legge avanzate su temi importanti, con la dimostrazione che la politica è sensibilità, intuizione, proposizione, e l'attenzione prestata alla guida della Commissione regionale di Controllo sul monitoraggio ambientale, sul fenomeno dell'usura, sugli effetti prodotti dalla legge regionale sulla competitività e sulla situazione in cui versano le Giovani Eccellenze Lucane, che ha avuto il merito di riproporre il tema tra le priorità dell'agenda politica del Governo regionale, sono solo alcuni esempi emblematici dell'assunto. Altro che salvaguardia e rendite, di cui invece hanno goduto altri. Altro che illusionismo, che è pratica di chi quotidianamente sbraita senza cavare nessun ragno dal buco. I fatti, la storia, i risultati conseguiti fanno giustizia senza timori di sorta. Il tema è tuttavia un altro. E' il famoso ‘scatto di reni’. Quali che siano gli strumenti per riannodare il dialogo con la comunità lucana, magari con l'istituzione delle primarie come indicato dal senatore Buccico nell'incontro di Matera nel quale il tema affrontato non è stato quello delle dimissioni di alcuno, bensì quello di un modello partito democraticamente regolato, rimane il tema dei contenuti che occorrerà individuare per ridare smalto al Centrodestra lucano. E' su questo punto che il Pdl lucano si gioca la credibilità. A maggior ragione dopo una sconfitta elettorale chiara, netta. E tuttavia, se ‘da un male si può trarre un bene’, come diceva Seneca, anche da una ‘sberla elettorale’ possono trarsi insegnamenti. A patto e condizione che si è disponibili a correggersi. E proprio in tale direzione si sta lavorando. Partecipando agli incontri che vedono protagonisti uomini e dirigenti di partito, come avvenuto a Matera, perchè è doveroso rispondere agli inviti e perché è da classe dirigente ascoltare tutte le voci. A maggior ragione quando trattasi di voci assai autorevoli come nel caso citato. O coinvolgendo il mondo dell'associazionismo, dei corpi intermedi, degli ordini professionali. Come di recente, in incontri tematici assai interessanti. Di certo utili per acquisire notizie, raccogliere istanze e conoscere le problematiche. Con uno scopo chiaro ed ambizioso: diventare punto di riferimento e riuscire ad elaborare un progetto politico in grado di incrociare l'interesse dei cittadini ed il consenso elettorale. Non solo di tutto quel mondo che è alternativo alla sinistra, ma anche di chi non si reca più alle urne, magari perchè diffidente nei confronti di quanti amministrano nel segno della continuità la cosa pubblica. Un progetto che punti alle forze vive ed attive del territorio, che ridia voce all'impresa, all'artigianato, ai giovani e che abbia una attenzione particolare per le famiglie e per i tanti disagi che le stesse sono costrette a vivere. Un lavoro duro, intenso ed entusiasmante. Immaginato, pensato e condiviso con il riferimento parlamentare del potentino. Che ha preso le mosse da una valutazione oggettiva e che oggi vede l'impegno rafforzato a seguito di una considerazione che appare inevitabile. In passato il centrodestra è sempre arrivato in ritardo ai blocchi di partenza. Con un programma elettorale poco conosciuto, perchè poco partecipato. Con un personale politico non propriamente attrezzato e non sempre sufficientemente radicato. Errori che non si dovranno più commettere. La considerazione nasce, invece, dallo spunto offerto dalla tremenda sconfitta di Milano, che fa giustizia dello stereotipo di elettorato lobotomizzato e istupidito dai media. Ciò che è accaduto nel Capoluogo meneghino deve indurci a riflettere e a pensare che anche nella più ‘tradizionale’ delle ridotte del Centrosinistra, quale può considerarsi la città di Potenza o la Basilicata, l'elettore soppesa, decide e cambia. Tocca al Pdl ritagliarsi questa speranza. Con un progetto di governo nuovo ed autentico. E con uomini che possano attuarlo. I volatili, che tanto attraggono alcuni, davvero non c'entrano nulla.
La politica è altra cosa. La sfida è appena iniziata”.

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