STUDIO SU DIOSSINE: PRECISAZIONI DELL’ASSESSORE PIETRANTUONO
13.11.2018
ore 12:36
"L'obiettivo rimane quello di abbattere sempre di più la presenza di questa come di altre sostanze pericolose”
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AGR
“Che non ci sia nessun allarme lo dice l'Istituto Superiore di Sanità.
Il confronto con altri studi comparabili (Roma, Trentino Alto Adige, 10 comuni campani), inoltre, evidenzia che i valori riportati sono sensibilmente inferiori”.
Lo dichiara Francesco Pietrantuono, assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, in riferimento allo studio “Valutazione dell’esposizione a diossine e policlorobifenili di donne in età riproduttiva residenti nella provincia di Potenza”, presentato lo scorso 7 novembre nell’Aula consiliare del Comune di Lavello, in replica e precisazioni alla nota di osservazioni critiche diffusa dal Comitato Diritto alla salute.
“E sempre lo studio – aggiunge l’esponente del Governo regionale - ha evidenziato che l'unica associazione degna di nota sembra essere quella relativa al consumo di pesce.
Si è deciso comunque di continuare lo studio per "recuperare" la partecipazione delle donne residenti a Lavello. Ci auguriamo che gli stessi che hanno messo in discussione lo studio possano aiutare a sensibilizzare alla partecipazione.
Perché l'obiettivo – conclude Pietrantuono - rimane quello di abbattere sempre di più la presenza di questa come di altre sostanze pericolose”.
Maf
Il confronto con altri studi comparabili (Roma, Trentino Alto Adige, 10 comuni campani), inoltre, evidenzia che i valori riportati sono sensibilmente inferiori”.
Lo dichiara Francesco Pietrantuono, assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, in riferimento allo studio “Valutazione dell’esposizione a diossine e policlorobifenili di donne in età riproduttiva residenti nella provincia di Potenza”, presentato lo scorso 7 novembre nell’Aula consiliare del Comune di Lavello, in replica e precisazioni alla nota di osservazioni critiche diffusa dal Comitato Diritto alla salute.
“E sempre lo studio – aggiunge l’esponente del Governo regionale - ha evidenziato che l'unica associazione degna di nota sembra essere quella relativa al consumo di pesce.
Si è deciso comunque di continuare lo studio per "recuperare" la partecipazione delle donne residenti a Lavello. Ci auguriamo che gli stessi che hanno messo in discussione lo studio possano aiutare a sensibilizzare alla partecipazione.
Perché l'obiettivo – conclude Pietrantuono - rimane quello di abbattere sempre di più la presenza di questa come di altre sostanze pericolose”.
Maf
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