COMUNE PZ: BUCALETTO E AMBIENTE, INTERROGAZIONE DI GIANNIZZARI

punti apici 13.09.2016 ore 13:16
AGR
AGR “Quali azioni intende intraprendere per tutela la salute degli abitanti della zona, premesso che i confini dell’impatto non sono chiaramente perimetrali. Se vi siano situazioni di conflitto d’interesse/incompatibilità interni all’Amministrazione comunale nell’intraprendere azioni di tutela verso la Sider. Quali azioni legali si potrebbero intavolare a fronte di questi dati. Se il comune sia al corrente dello stato di salute di aree di pubblica fruibilità eventualmente interessate da suddetti inquinanti ma aperte al pubblico”. Questo quanto richiesto dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Savino Giannizzari al Sindaco attraverso un’apposita interrogazione. Tra le premesse il consigliere spiega che “in data 23 luglio 2016 l’Associazione di volontariato ambientale ‘Cova Contro’ tramite il proprio blog denominato ‘Puntoebasta’ ha divulgato delle analisi svolte presso laboratori accreditati non lucani, al fine di determinare la presenza di diossine e furani in matrici ambientali ed alimentari. Dalle analisi emergono pesanti contaminazioni da diossine e furani in un campione di latte caprino ed in un campione di uova, entrambi prelevati in aree residenziali sempre in contrada Bucaletto; ( i valori sono di 4,24 per le uova e di 6,95 per il latte a fronte di un limite di legge europeo che per entrambi gli alimenti è fissato a 3 come limite di tossicità ma raccomandato a 2

(http://analizebasilicata.altervista.org/blog/a-potenza-diossine-e-furani-contaminano-uova-e-latte/). Negli alimenti sono state rinvenute anche tracce considerevoli di metalli pesanti quali mercurio e piombo, sotto soglia ma degni di nota. Le tipologie di diossine e furani rinvenute negli alimenti sono state ricercate anche nel suolo della zona, e nel campione di suolo, anche se al di sotto della soglia di legge, sono stati comunque rinvenute generi di diossine e furani della stessa tipologia di quelli rinvenuti negli alimenti. Secondo l’associazione Cova Contro, previo raffronto con i dati dell’Arpa Puglia che analizza da sempre i deposimetri Arpab presenti in zona, fino alla recente convenzione con l’Arpa Campania, per quanto questi inquinanti possano essere ubiquitari la loro elevata concentrazione negli alimenti, unitamente alla presenza nei suoli, al rilevamento degli stessi inquinanti nei deposimetri Arpab ed in base al ventaglio di inquinanti presenti, denota certamente la presenza nella zona di una sorgente contaminante caratterizzata da cicli di combustione a basso tenore d’ossigeno, quindi di tipo industriale, e non solo: l’impronta degli inquinanti rilevati non è direttamente ascrivibile né ad un inceneritore, né ad un impianto siderurgico, ma sembra una mescolanza tra entrambi”. Il consigliere, considera inoltre che “Come previsto da AIA ( dgr 176 del 22 febbraio 2012 ) per l’impianto Sider (Ferriere Nord ) di Potenza non sono previsti né controlli sugli alimenti né sulle persone residente nelle immediate vicinanze di predetto impianto. Tali tipologie di impianto possono come da letteratura in materia, causare impatti per le polveri emesse anche a decine di chilometri di distanza. L’Arpab ad oggi non ha mai pubblicato un chiaro resoconto della tipologia dei materiali in ingresso alla Sider, né un a modellistica sulla dispersione degli inquinanti sia per via area che per mezzo dei corpi idrici. Né la Regione Basilicata, né l’ASP hanno avviato un tempestivo, completo, imparziale e dettagliato resoconto dell’impatto sanitario di tale impianto. L’Associazione Cova Contro per scarsità di mezzi economici non ha potuto ricercare anche i PCB, ossia inquinanti simili alle diossine. Ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978, dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998 e dell'art. 50 del D.Lgs. 267/2000 il Sindaco è anche autorità sanitaria e adotta le ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana” conclude Giannizzari.

bas04

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