“Aver portato nel più alto dibattito del Consiglio Provinciale la questione dell’accoglienza è servito. A non far scendere la temperatura emotiva per i non comunitari che lavorano nelle campagne attorno a Palazzo, Venosa e non solo, ed a spingere perché si trovino soluzioni durature, oculate, rispettose. La provincia di Potenza inviterà nei prossimi giorni l’assessore regionale alla Sanità, il sindaco di Palazzo e il commissario della Comunità montana Alto Basento nella Commissione competente per conoscere obiettivi raggiunti e strategie da coltivare, tutte volte a scongiurare il perpetrarsi di situazioni disumane.
“Per l’opposizione che rappresento è un grande risultato” – commenta Aurelio Pace coordinatore dei gruppi di minoranza – , che convince tutti i noi a continuare sulla strada dell’accoglienza e della responsabilità istituzionale per quanti indistintamente si trovino nella nostra terra. L’opposizione ha sempre avuto a cuore la questione morale, spesso da altri fatta diventare umorale, e per tanto non fa differenza fra immigrati e residenti, né dimentica gli altri due grandi fenomeni che toccano la provincia e la regione: il precariato cronico e la trasparenza nell’amministrazione quando diventa datore diretto di lavoro.
Purtroppo, non è una novità. Qui il posto si fatica a trovarlo e quando li si ha sfiorato è ancora più difficile tenerselo. La P.A. nel ruolo di somministratore, vedi i precari della Regione Basilicata di nuovo a scadenza di contratto e la stessa Regione sotto la lente morale dei giornali, che definiscono il “nostro apparato pubblico permeabile e ridotto a terra di conquista per ottenere voti e sistemare amici”, o in quello di garante, si pensi ai precari Apof-il, da prova di tenute ed atteggiamenti quanto meno discutibili.
Discutibili – Pace – al punto che un componente stesso del partito di governo regionale è costretto ad intervenire denunciando una risoluzione rapida del problema’ che non c’è, che, per converso, sembra complicarsi ulteriormente, e che fa pagare le spese ovviamente ai lavoratori”.
BAS 05