Acqua: sen. Digilio, da rapporto Blue Book utili indicazioni

“Pur essendo le nostre tariffe domestiche per l’acqua tra le più economiche (una famiglia lucana che consuma mediamente 150 metri cubi d’acqua spende in media 101 euro all’anno, con cifre più del doppio in altre regioni, mentre solo in Molise il conto, per la stessa quantità d’acqua consumata è inferiore, ed è pari a 73 euro), i dati che emergono dal Rapporto Blue Book di Federutility, presentato oggi a Roma alla presenza di rappresentanti della Commissione Ambiente del Senato, sono di grande utilità in vista del ddl annunciato dal Governatore De Filippo sul riordino del sistema idrico lucano”. A sostenerlo è il sen. Egidio Digilio, componente della XIII Commissione (Ambiente-Territorio) del Senato. “Il rapporto – sottolinea Digilio – evidenzia innanzitutto la necessità di prevedere al 2020 un aumento particolarmente sensibile di consumo di acqua che, solo per uso domestico, da noi sarà tra i 4 e il 5% in più. Bisogna inoltre prepararsi a nuovi investimenti: in media la spesa per investimenti (esclusivamente per il potabile) dovrebbe pesare poco più di 37 euro ad abitante, per un ammontare in Basilicata di oltre 22 milioni di euro. Sono dati dai quali risulta evidente che non si può continuare a gestire le consistenti e rilevanti risorse idriche lucane come nel passato e tanto meno ci si può permettere il lusso di perderne un buon 30-40% nelle condotte o negli impianti fatiscenti. L’acqua è destinata a diventare nei prossimi decenni una risorsa che rischia di non soddisfare tutte le esigenze di cittadini ed attività produttive. Pertanto, la riforma annunciata – dice ancora Digilio – necessita del massimo confronto istituzionale e in proposito ci piacerebbe che venisse coinvolta anche la Commissione Ambiente del Senato per l’apporto di conoscenza ed esperienza acquisite in numerosissime audizioni di enti, organismi, aziende e rappresentanti regionali in materia di sistema idrico integrato. L’economicità delle tariffe è una conferma ma – continua il senatore lucano – non si può dire altrettanto per l’efficienza del servizio erogato specie se dall’uso domestico si passa a quello irriguo dove i parametri sono profondamente cambiati perché il costo è più sostanzioso sino a diventare insopportabile per gli agricoltori e non si è in grado di soddisfare le esigenze produttive di vasti comparti intensivi e di alta qualità produttiva. Per questo siamo fortemente interessati a verificare il nuovo modello che la Giunta Regionale vorrà realizzare”.
bas 03

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