Libera e Telefono Donna: fare luce su scomparsa Ottavia De Luise

“Non sono poche le persone innocenti scomparse in Basilicata. Probabilmente sono state uccise e i loro cadaveri occultati. Fa riflettere il dato che buona parte di loro erano donne: non ci riferiamo soltanto a Elisa Claps, i cui resti alla fine sono stati “fortunatamente” ritrovati, ma il nostro pensiero va anche a Maria Antonietta Flora, uccisa a Lagonegro nell'84 e alla piccola Ottavia De Luise, uccisa a Montemurro nel '75”. Lo sostengono, in un comunicato congiuto, Libera Basilicata e l’associazione Telefono Donna.
“Un continuo femminicidio – prosegueno – a cui non possiamo assistere impotenti, anche perché la nostra regione non merita una macchia simile.
È per questo motivo che Libera Basilicata e l'Associazione Telefono Donna chiedono fortemente agli organi competenti di approfondire e scavare ulteriormente nell'inchiesta relativa alla scomparsa di Ottavia De Luise.
Il recente libro dedicato alla piccola Ottavia, scritto dai giornalisti Fabio Amendolara ed Emanuela Ferrara, ci sembra dia degli spunti investigativi di non poco conto sui quali pensiamo si possa ulteriormente lavorare per arrivare alla verità.
Perché davvero nulla, nemmeno gli aspetti più banali, venga trascurato, e perché alla fine si possa davvero dire che tutte le strade sono state percorse.
Lo dobbiamo alla piccola Ottavia, lo dobbiamo alla comunità di Montemurro e lo dobbiamo alla famiglia della bambina perché anch'essa possa avere la possibilità di portare un fiore sui suoi poveri resti”.

BAS 05

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