Energie per il Futuro: come editoria propone cultura del presente

Il casi delle Pubblicazioni di Al (3650 giorni d’Acqua) e SelSpa (Il pianeta Biolè) discussi tra i presidenti delle due aziende, Rosa Gentile e Ignazio Petrone, e i protagonisti dei fatti che ne hanno portato alla nascita, Vito De Filippo e Cosimo Latronico

Quale è il ruolo dell’editoria nel comunicare i fatti amministrativi del nostro tempo, i cambiamenti politici e sociali che ancora non sono diventati storia ma che hanno inciso profondamente nel nostro tempo? E’ il tema che fa da filo conduttore all’incontro Direzione Polo Sud – Energie per il Futuro organizzato per oggi a Bernalda, quale manifestazione collaterale del cartellone “Polo Sud – Idee per il Futuro – promosso Regione Basilicata e Comune di Matera, in collaborazione con i Comuni di Bernalda e Grumento Nova, organizzato e progettato da Laterzagorà e Editori Laterza.
Se il cartellone dell’iniziativa mira a focalizzare l’attenzione sulla cultura in generale e l’editoria in particolare, la manifestazione collaterale di oggi a Bernalda ha il dichiarato scopo di indagare come l’editoria “istituzionale” possa contribuire alla riflessione sul presente in divenire o sul recente passato. Per farlo sono stati scelti due “casi di scuola”, ossia due recentissime pubblicazioni edite da Acquedotto Lucano, “3650 giorni d’acqua – Una storia tutta lucana”, e dalla Società Energetica Lucana “Il pianeta Biolè”. I due volumi affrontano, in modo diverso, e per un pubblico differente (il primo più istituzionale, il secondo è rivolto ai ragazzi) temi “core” rispetto alle due società, e cioè, nel caso di Acquedotto tutte le attività messe in campo nei primi 10 anni di attività dalla fondazione, per SelSpa il risparmio energetico, la cultura ambientale e gli stili di vita sostenibili.
A confrontarsi sul tema, moderati dal giornalista Raffaele Garramone, saranno, per un verso, i rappresentanti delle stesse società che hanno offerto questa lettura dei fatti, il presidente di Al, Rosa Gentile, e quello di SelSpa Ignazio Petrone, a cui è affidato il compito di rappresentare le finalità alla base della scelta fatta e i ritorni che sono in grado di registrare da questo tipo di attività, dall’altra il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e il senatore Cosimo Latronico, che dai fatti esposti in quelle pubblicazioni sono in qualche modo i protagonisti, avendo seguito da diverse posizioni tanto gli accordi sull’acqua tra Basilicata e Puglia, a seguito delle quali si è avuta la nascita di Acquedotto Lucano, che le vicende energetiche alla base del modello che ha portato alla creazione di SelSpa.
Temi che rappresentano uno spunto anche per discutere del futuro, e, in questo, nuovamente un’analisi del contributo dato dai due volumi. La materia acqua, nel decennale della nascita di Al, resta ancora un capitolo vivace per la realtà lucana. Tanti i progetti fatti per migliorare le reti, tante ancora le opere in cantiere per andare oltre. E poi le prospettive di riforma della governance, con le prospettive per Eipli e Acqua Spa, e la nascita del Distretto idrografico dell’Appennino meridionale che associa sette regioni nella programmazione e nella gestione del bene acqua.
Anche sul fronte energia l’attività di SelSpa è chiamata oggi a confrontarsi con importanti novità: si va dal dibattito sui sistemi di incentivazione delle energie rinnovabili ai nuovi accordi in via di definizione per la coltivazione di idrocarburi con le connesse contropartite di sviluppo e, ancora, la nascita di un polo dell’energia pulita in Basilicata.
Le due pubblicazioni, dunque, si pongono, come detto in modo diverso, come una sorta di istantanea che aiuta a mettere a fuoco cosa è stato già fatto e pongono le basi per andare oltre. Amministrazione ed editoria, insomma, provano a lanciare gli strumenti per una sorta di “Cultura del presente”.

bas 08

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