(ANSA) – Erosione costiera, desertificazione: sono alcuni dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici che gia' colpiscono la Regione Puglia. ''L'erosione comporta piu' interventi di ripascimento per stagione e fra Gargano e Salento parliamo di molte decine di chilometri'' spiega Lorenzo Nicastro, assessore alla qualita' dell'Ambiente, a Bruxelles in occasione del lancio della strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici. Una prima esperienza di 'adattamento' delle colture al nuovo clima la Puglia l'ha gia' fatta, grazie all'immigrazione. ''Ad Altamura (Bari) esisteva una lenticchia locale che nessuno coltivava piu' – racconta Nicastro – perche' ritenuta scarsamente remunerativa. La sua coltivazione e' ripresa da unadecina d'anni grazie alla buona volonta' degli agricoltorimagrebini, abituati a strappare la terra al deserto palmo apalmo''. Quanto alla disponibilita' di oro blu, che secondo gli scenari climatici in futuro sara' inferiore nel Sud Europa, in Puglia ''oggi non abbiamo emergenza e speriamo di non averla domani'' afferma Nicastro. Storicamente la Puglia non dispone diacqua e la deve importare da Campania e Basilicata, ma in caso di necessita', una delle ipotesi potrebbe essere quella di ricorrere a impianti di desalinizzazione, gia' impiegati inaltri Paesi del Sud del Mediterraneo per supplire alle carenze idriche.
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