In una nota, “la Libera Università delle Donne di Basilicata esprime la sua profonda indignazione e la condanna piena della proposta di legge regionale presentata dai Consiglieri Aurelio Pace (Gruppo Misto) e Luigi Bradascio (Pp) e sottoscritta da numerosi altri consiglieri appartenenti al PD, UdC, M5S, Forza Italia e Fratelli d’Italia, circa l’istituzione di un ‘Fondo per la Vita’ che, attraverso l’erogazione di 250 Euro al mese, tutelerebbe le donne che rinunciano ad abortire, a patto che esse si affidino ai Centri di Aiuto alla Vita presenti sul territorio lucano e ne rispettino totalmente le indicazioni”.
Per la Libera università delle Donne della Basilicata “una proposta del tutto inaccettabile e indecente nel linguaggio, che stigmatizza le donne che portano avanti la scelta di abortire come responsabili della prima causa di morte in Italia, nel contenuto del tutto irrispettoso del principio di autodeterminazione delle donne, nelle finalità che si prefigge, prima fra tutte l’innalzamento dell’indice demografico, compromesso dall’elevato numero di aborti praticato in Basilicata.
Le donne della Libera Università respingono con fermezza questa vergognosa proposta di legge e lo spirito che la informa, e chiedono ai consiglieri che l’hanno sottoscritta, in particolare a quelli del Centrosinistra, di ritirare immediatamente la propria firma”.
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