MARIANI: SALVAGUARDARE LE MICRO AZIENDE AGRICOLE

“Dopo le ordinanze dei mesi scorsi su segnalazione del servizio veterinario dell’Asl di Potenza riguardanti focolai di Febbre Cattarale degli ovini, ossia la Lingua Blu, finalmente abbiamo avuto un incontro a Muro Lucano tra l’amministrazione comunale, la Regione Basilicata, le associazioni di categoria e una foltissima presenza di allevatori del Marmo Melandro Platano. Ma purtroppo il risultato oltre alla cordialità è stato nullo”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani.
“L’intervento da parte della Regione Basilicata e delle associazioni di categoria per la lingua blu alla fine si concretizza in una divulgazione e in attività di formazione sui pericoli della epidemia e di cosa si debba fare per prevenire. Una divulgazione poi che avviene tramite il web. Senza voler fare polemiche ma praticamente significa il nulla; mi risulta difficile immaginare un allevatore che invece di pensare al bestiame si metta a navigare per trovare notizie sulla lingua blu – continua Mariani – oltre all’età di solito avanzata gli allevatori- che non sono certo dei nativi digitali – hanno ben altro da fare che stare su internet o giocare su facebook. A parte che come già segnalato nel recente passato in molte aree interne mancano le linee telefoniche figuriamoci la connessione internet.
Praticamente la questione sarebbe: mancano i soldi per i vaccini che gli allevatori devono comprarsi da soli e manca anche la formazione che avviene su internet. Ossia manca tutto. “
A parere del sindaco Mariani invece le associazioni di categoria devono fare formazione direttamente nelle aziende del territorio lucano per una migliore azione di prevenzione
“In ogni caso questo non basta – conclude Mariani – o che sia la lingua blu o che sia un’altra epidemia o problema causato dalla natura il problema resta a monte: ovvero la concreta salvaguardia del settore primario nelle aree interne che corre il pericolo di scomparire.
Sia chiaro: apprezzo l’operato del dipartimento delle politiche agricole e dell’assessore Braia ma ripeto non basta per salvaguardia delle piccole e micro aziende lucane nella zone interne. Le aziende agricole e zootecniche hanno reali difficoltà ad avere acqua potabile, non hanno rete fognarie degne di questo nome , hanno costi energetici sempre più elevati e la lista può continuare.
Lingua blu o altro, che si faccia formazione anche nelle aziende va bene ma la problematica rimane: la vera prevenzione si va soltanto mettendo in condizioni le aziende del settore di poter produrre e ottenere un reddito dignitoso. Faccio un appello al presidente della Regione Marcello Pittella ed all’assessore regionale Luca Braia: si deve andare oltre i bandi che purtroppo non spesso non incidono efficacemente essendo solo palliativi. Le richieste degli allevatori e degli agricoltori sono semplici: acqua potabile , strade degne di questo nome , energia meno costosa ; credito agevolato ed un concreto sostegno al reddito per chi vuole continuare l’attività di famiglia o per chi voglia iniziarne a fare agricoltura e zootecnia”.
bas04 

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