“Gli obiettivi per una raccolta differenziata ottimale sono ancora lontani dall’essere raggiunti..Le iniziative a tal proposito – sostiene Napoli – i vari convegni e dibattiti, hanno l’aspetto dell’ autoreferenzialità, piuttosto che tendere ad un ruolo attivo di promozione e di informazione che possa incidere, concretamente e da subito, sulle possibilità di incrementare la percentuale di rifiuti gestiti, trattati e smaltiti con la raccolta differenziata. Nel giro di qualche mese – sottolinea Napoli – le discariche lucane saranno al collasso e si rende, quindi, necessaria anche un’azione di riduzione del conferimento tout court dei rifiuti, innalzando la quantità di differenziata. Più che dibattere, è oggi indispensabile attivare iniziative che vadano ad incidere sulle ‘abitudini’ di smaltimento dei rifiuti. Bisogna rivedere il sistema di comunicazione e le campagne di informazione attuate fino ad oggi, rivelatesi, evidentemente, insufficienti, superficiali e non capillari, non avendo innescato i necessari processi di sensibilizzazione al problema”.
“Paghiamo i ritardi – dichiara Napoli – di una programmazione che non ha saputo essere lungimirante e, quindi, prevedere anche metodi incentivanti affinché i cittadini accettassero di buon grado e, soprattutto, con convinzione, ‘l’educazione alla differenziata’. Più volte abbiamo ricordato che è ormai indispensabile considerare i rifiuti non come un problema, ma come una risorsa che, grazie allo strumento fondamentale costituito dall’attuazione esaustiva della raccolta differenziata, potrà offrire i suoi vantaggi a favore dell’intera comunità. Le esperienze vissute in Campana ed in Sicilia avrebbero dovuto fungere da monito ed insegnare che, in mancanza di una adeguata politica e di una strategia complessiva in merito all’approccio al microcosmo rifiuti, l’intero sistema va in tilt, generando gravissimi problemi per l’ambiente e la salute dei cittadini. Le denunce politiche contro l’immobilismo delle amministrazioni provinciali e regionale – conclude Napoli – non hanno sortito alcun effetto presso una classe dirigente che, con inspiegabile cipiglio e arroganza, ha negato qualsiasi tipo di apertura alle proposte delle opposizioni, generando caos ed evidenziando l’incapacità di gestire una situazione estremamente delicata per il territorio”.
