Per i consiglieri del Pdl “le Associazioni di categoria dovevano essere le prime a protestare per la scarsità di tempo disponibile per la richiesta delle agevolazioni a cui si abbinavano grandi difficoltà per gli operatori del settore primario”
“Nel mese di ottobre – ricordano Rosa e Pici – protestammo per l'esiguità del tempo concesso agli imprenditori agricoli per la presentazione delle domande di agevolazione, ma ovviamente la nostra istanza rimase inascoltata dall’Amministrazione regionale e, soprattutto, vale la pena rimarcarlo, le associazioni di categoria rimasero in silenzio. Proprio quelle associazioni – continua Rosa – che ancor prima di noi avrebbero dovuto protestare dal momento che, che alla scarsità di tempo, si abbinavano grandi difficoltà per gli operatori del settore primario. Invece di protestare e alzare la voce per far prorogare i termini vi è stato un assordante silenzio. Eppure si trattava di difendere il mondo che dovrebbero rappresentare”.
“Dopo aver letto le firme in calce al documento pro – Bersani – sottolineano Rosa e Pici – comprendiamo le ragioni di quel silenzio e dei tanti silenzi di questi anni. Ma, non certo con nostra sorpresa, quando poi ci si deve prostrare al potere costituito del ‘Partito Regione’, i massimi rappresentanti delle Associazioni di categoria sono pronti a scattare, come l’ultimo caso di adesione a sostenere Bersani nelle primarie. Forse qualche dirigente avrà confuso settore primario con primarie, ma di certo offendono con tale gesto i loro iscritti, tra i quali tantissimi non sono certo tesserati o elettori di centrosinistra. Saremmo anche curiosi di conoscere – affermano i consiglieri del Pdl – il pensiero dell'assessore Mastrosimone che non potrà non notare la distanza siderale creata tra l'Assessorato Agricoltura e le organizzazioni professionali di categoria, cioè i suoi interlocutori principali per la definizione delle misure di sostegno e per le azioni di supporto da porre in essere per le imprese agricole. Interlocutori che, ormai è chiaro, rispondono esclusivamente alle direttive e a delle indicazioni politiche ben precise e individuate”.
“Il Pdl di Basilicata a queste commistioni e ‘relazioni pericolose’ non ci sta. Il Pdl – proseguono – si pone a difesa dei tanti lucani impegnati nel mondo agricolo che, nei fatti, non è tutelato dalle sue stesse rappresentanze. Un invito agli iscritti delle associazioni, qualunque sia la loro posizione politica, a censurare questi uomini che dovrebbero difendere e far crescere con le buone iniziative il settore agricolo. Azione e impegno significano, anche, sopperire alle mancanze che nascono da assurdi meccanismi creati dal ‘Sistema Basilicata’ e questa volta a danno dell'agricoltura lucana e degli operatori del settore”.