Il prossimo fine settimana torna ad Aliano “La luna e i calanchi” il festival di paesologia diretto da Franco Arminio.
“Il festival – si legge in un comunicato diffuso dal sindaco Luigi De Lorenzo – dura un anno intero e questo è solo uno degli elementi della sua particolarità.
L’idea che da sempre guida le iniziative di Arminio è che anche in un piccolo paese è possibile una grande vita.
Nel caso di Aliano è bastata la giornata inaugurale dell’otto settembre per dare l’idea della potenza di questa iniziativa: c’erano oltre duecento persone provenienti da tutta Italia e ci sono stati momenti indimenticabili legati alle performance di tre bravissimi artisti lucani: Egidia Bruno, Caterina Pontrandolfo, Antonio Petrocelli.
Il secondo appuntamento il 24 ottobre, inaugurazione primo sentiero escursionistico parco dei calanchi di circa 2000 metri di facile percorrenza che sarà frequentato da famiglie, bambini e gente non esperta di trekking, infatti in occasione dell’inaugurazione hanno partecipato i ragazzi delle scuole medie di Aliano e di Matera, che durante il percorso hanno letto brani del Cristo si è fermato ad eboli : “
Il terzo appuntamento del festival, dal 16 al 18 novembre, è tutto centrato sulla scuola di paesologia. Arminio ne ha appena conclusa una con successo a Cesena.
Ad Aliano per l’occasione verranno una cinquantina di studenti dell’università di Firenze, a cui si aggiungeranno le persone che si sono iscritte per partecipare alla scuola.
Oltre a visitare la magia dei calanchi, chi verrà ad Aliano riceverà il passaporto di ambasciatore della luna, ci sarà occasione per visitare alcuni dei luoghi più intensi della Lucania, come Tricarico, Craco, Campomaggiore, Pietrapertosa.
In serata la scuola di paesologia propone l’incontro col documentario meridionalista e con Antonio Infantino e altri ospiti. Il tutto sempre nello spirito della lietezza e della convivialità in un luogo che non è più luogo di esilio ma luogo d’accoglienza di persone e idee. Ad Aliano si lavora a costruire il nuovo umanesimo delle montagne. È un’impresa – conclude il sindaco – che intreccia giovani e anziani, artisti e gente comune”.
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