All'Unibas “L'eredità di Sinisgalli: ricerche e sviluppi”

 Da poco più di un anno l’Università degli studi di Basilicata è socio sostenitore della Fondazione Leonardo Sinisgalli. E davvero tante sono state le iniziative organizzate in collaborazione, all'insegna del genio proteiforme sinisgalliano, come ad esempio, lo “Speciale Lezioni del Novecento”, che ha visto intellettuali di chiara fama (Silvio Ramat, Clelia Martignoni, Riccardo Mazzeo, Miguel Benasayag e Agnes Heller), tenere dieci lectiones magistrales, tra febbraio e marzo, nella nostra Regione.

Di notevole interesse scientifico sarà anche il prossimo evento, “L’eredità di Sinisgalli: ricerche e sviluppi” che si terrà, martedì 2 maggio (ore 17.00) nel Campus di Macchia Romana di Potenza (Aula Magna del Dipartimento di Matematica). Ad essere coinvolti saranno: per la Fondazione, Biagio Russo e Rocco Brancati; per l'Unibas, Decio Cocolicchio (Dipartimento di Matematica Inf. Econ.), Maurizio d’Auria (Coordinatore Dottorato in Scienze Chimiche), Fabrizio Caccavale (Presidente del Presidio della Qualità), Marcello Schiattarella (Direttore Centro Linguistico d’Ateneo).

Si tratta di una tavola rotonda promossa dall’Università, aperta al pubblico, ma destinata soprattutto a docenti e studenti, in cui si parlerà di Leonardo Sinisgalli e dei suoi rapporti con la fisica (Decio Cocolicchio, e che introduce i lavori), la chimica (Maurizio d’Auria), la tecnologia (Fabrizio Caccavale), l'europeismo letterario (Marcello Schiattarella) e la “Civiltà delle macchine” (Biagio Russo). Moderatore, Rocco Brancati.

L'approccio multidisciplinare che emerge, scorrendo il programma, è degno di un “Leonardo del Novecento”, dello spirito della sua celebre rivista «Civiltà delle macchine», e del superamento delle barriere tra le due culture.

Ed ha anche un forte valore simbolico. Se da un lato, rappresenta da parte dell’Ateneo lucano il primo tentativo di un approccio sistematico alla complessità del poeta-ingegnere (è solo il primo di una serie di incontri), dall’altro, si avverte la ferrea volontà di edificare un doppio ponte: tra le due anime dell'Unibas, quella umanistica e quella scientifica; e tra l’Università e il suo territorio, tanto vario e tanto ricco, di energie e di risorse.

D’altronde la modernità di Leonardo Sinisgalli, la sua visionarietà, il connubio sempre presente nella sua vita e nella sua opera tra scienza e letteratura, rappresentano un giacimento di opportunità, non solo per la costruzione di un’identità accademica e culturale, ma anche per il 2019, anno in cui Matera sarà capitale europea della cultura.

Come scrive la Magnifica Rettrice, Aurelia Sole, l'incontro di martedì sarà “l'occasione per fare il punto sugli studi in Ateneo dell'influenza di Sinisgalli, un moderno Leonardo, nel creare legami tra il mondo della Ricerca Scientifica e quello dell'Industria, in particolare con la rivista programmatica "La Civiltà delle Macchine", fondata da Sinisgalli e da lui diretta tra il 1953 ed il 1958”.

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