Amaro lucano-Coca cola, Castelluccio: esempio da seguire

Per il vice presidente del Consiglio regionale “l’accordo di partnership commerciale rappresenta un caso da monitorare con attenzione per l’intero mercato italiano dei liquori”

&ldquo;L&rsquo;accordo di partnership commerciale tra Amaro lucano, da sempre uno dei simboli dell&rsquo;eccellenza del &lsquo;bere lucano&rsquo; e quindi del &lsquo;made in Basilicata&rsquo;, con l&rsquo;holding Coca-cola Hbc Italia, pu&ograve; segnare un esempio importante da seguire per l&rsquo;impresa alimentare regionale per conquistare, attraverso accordi ed intese tra aziende locali e &lsquo;sistema global&rsquo;, sempre pi&ugrave; necessari, nuovi mercati nazionale ed esteri&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; il commento del vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) per il quale &ldquo;come &egrave; stato sottolineato dalle due parti interessate il super collaudato apparato di distribuzione di Coca-cola Hbc Italia consentir&agrave; non solo all&rsquo;Amaro Lucano di penetrare in nuovi mercati ma rappresenta un caso da monitorare con attenzione per l&rsquo;intero mercato italiano dei liquori che pu&ograve; contare su numerosi brand di qualit&agrave; gi&agrave; affermati tra i consumatori di tanti Paesi del mondo e che trovano difficolt&agrave; di penetrazione nei mercati specie per le piccole dimensioni delle imprese italiane&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tutto ci&ograve; ed &egrave; questo un aspetto importante &ndash; aggiunge &ndash; senza snaturare il progetto della famiglia Vena che continuer&agrave; in piena autonomia la sua lunga e brillante storia imprenditoriale fondata sul legame con il territorio ed in particolare il metapontino. Di altro segno sono invece altre esperienze di imprese alimentari lucane come quelle del settore acque minerali che hanno ceduto il marchio a multinazionali rinunciando all&rsquo;attivit&agrave; imprenditoriale propria&rdquo;.<br /><br />Secondo Castelluccio &ldquo;i dati lusinghieri, nonostante andamenti non sempre positivi dell&rsquo;export alimentare lucano per tutto il 2017, confermano che la Basilicata fa bene a non puntare solo sulle auto Fca di Melfi e sul petrolio della Val d&rsquo;Agri. Anzi le delusioni maggiori in termini di giro di export sono venute proprio da auto e greggio che non hanno ripetuto quest&rsquo;anno le brillanti performance degli anni precedenti risentendo della crisi di vendite di modelli Fca e della riduzione di produzione di petrolio per le note vicende legate allo stop del Cova di Viggiano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E se in aggiunta all&rsquo;accordo Amaro Lucano-Coca Cola nell&rsquo;anno che sta chiudersi avremmo potuto contare sulla tanto attesa piattaforma logistica di Ferrandina &ndash; conclude – sono certo che oggi i dati dell&rsquo;export alimentare lucano sarebbero diversi. Su questo la Regione deve recuperare il tempo perduto prendendo esempio da chi, impresa, sa bene cosa significa la tempestivit&agrave; delle decisioni&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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